
Il primo punto discusso dal Consiglio nella sua ultima seduta di legislatura riguardava la messa a disposizione ai Comuni di una equipe di alto profilo tecnico. Con la delibera di oggi si taglia dunque il traguardo di un percorso avviato un paio di mesi fa, dando il via libera all’assunzione di tre figure i cui costi saranno interamente a carico della Provincia, tre professionalità d livello elevato che consentiranno ai Comuni di far fronte alle proprie esigenze, in particolare nelle situazioni di emergenza.
La seconda delibera ha avuto come oggetto un ampliamento degli interventi di finanziamento in favore degli asili nido; una decisione, è stato detto, assunta in particolare con lo scopo di supportare ulteriormente le famiglie ed incoraggiare la natalità.
Un altro punto in discussione riguardava gli indennizzi provinciali ai Comuni per le spese di degenza dovute a infortunio in servizio del personale di polizia locale. Le ultime due delibere infine hanno toccato altrettanti temi di interesse pere le Comunità di Valle: in particolare, i trasferimenti provinciali per la copertura di fabbisogni diversi da quelli per coprire attività di investimento, per i quali è stata prevista la costituzione di un apposito fondo di riserva, e le nuove assunzioni di personale, per procedere alle quali le Comunità, come stabilito dalla normativa, devono prima centrare gli obiettivi di spesa concordati e quindi ottenere l’autorizzazione della Provincia. La delibera adottata oggi prevede che siano le stesse Comunità a verificare i presupposti di Legge per le assunzioni evitando i provvedimenti di autorizzazione della Giunta provinciale.
Al termine dei lavori è stato sottolineato nei diversi interventi come in questi cinque anni sia emersa con chiarezza una piena consapevolezza dell’importanza di utilizzare le risorse disponibili anche al di là della dimensione strettamente comunale. Sul piano finanziario, insomma, alla necessaria sobrietà si è accompagnata una capacità di impostare le politiche di spesa in chiave più unitaria. Ciò anche a fronte dei cambiamenti sopravvenuti nei rapporti con Roma, che hanno portato alla finanza provinciale certezze che prima non c'erano: oggi infatti lo Stato non può definire i concorsi del Trentino al risanamento dei conti pubblici in maniera unilaterale, e questo rappresenta una importante "polizza di assicurazione" sul futuro dell'Autonomia ed anche, necessariamente, sull'insieme delle risorse a disposizione degli enti locali.