"Conflict archaeology: quel che resta della Grande Guerra” intende essere una riflessione divulgativa sul senso ultimo della "archeologia dei conflitti", che cerca di comprendere il rapporto tra le rimanenze di ciò che è stato e il modo in cui vogliamo - o non vogliamo - integrarle e riconoscerle nel presente. L'incontro delle arti con la disciplina dell'archeologia è anche un modo per contribuire a renderla - nel senso alto del termine - popolare, per svelarne aspetti inediti e contemporanei, insieme a funzioni ancora più complesse e affascinanti di quelle che solitamente le vengono attribuite. Qui, la sperimentazione di una nuova “tele-visione” (nel senso etimologico del termine) intende anche creare ponti - in vista di un auspicabile ritorno ai rapporti in presenza - per l'incontro fra nuovi pubblici e l'omonimo spettacolo teatrale cui, in questo caso, ci si ispira, "Conflict archaeology: quel che resta della Grande Guerra - lezione recitata".
L’archeologia della Grande Guerra è una disciplina relativamente nuova e innovativa nel panorama italiano. Da alcuni anni il ritiro e lo scioglimento dei ghiacciai del Trentino causati dall’emergenza climatica, hanno portato gli archeologi su quello che era il fronte più alto della Prima guerra mondiale a oltre 3000 metri di altitudine. Gli interventi, condotti con metodo archeologico da équipe multidisciplinari composte da archeologi, geologi, guide alpine, restauratori, hanno riguardato il recupero di strutture, come la teleferica riemersa dai ghiacci di Punta Linke, e di oggetti, ma anche e soprattutto di resti di soldati affiorati dal ghiaccio e rinvenuti casualmente da escursionisti alle alte quote del ghiacciaio del Presena e alle pendici occidentali del Corno di Cavento nel Gruppo dell'Adamello. Un compito non facile e delicato per restituire alla memoria collettiva tasselli di storia e di micro-storie e per rendere omaggio a chi è stato suo malgrado protagonista di questi tragici eventi.
Guarda il trailer di “Conflict archaeology":
“Conflict archaeology: quel che resta della Grande Guerra" sarà visibile dal 10 aprile nella sezione “L’archeologia va in scena” sul portale: www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia
Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i beni culturali
Ufficio beni archeologici
Via Mantova, 67 - 38122 Trento
Tel. 0461 492161
uff.beniarcheologici@provincia.tn.it