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Avere consapevolezza del valore delle Dolomiti significa – in primo luogo per chi sulle Dolomiti opera – essere consci del proprio ruolo di custodi, di promotori, di ambasciatori del messaggio di sublime che raccontano quei paesaggi. Vivere o lavorare in contesto che è dichiarato bene dell'Umanità significa operare in una casa che è di tutti: il turista allora non è un soggetto di passaggio, un estraneo, uno straniero, è un cittadino di quel villaggio globale. Allo stesso modo la persona con disabilità non è un turista più difficile di altri, quanto invece una persona che ha diritto ad una cittadinanza piena, che passa anche attraverso momenti di forte contraddizione rispetto ai propri limiti fisici. Un ospite disabile ha, infatti, diritto di godere appieno del territorio e della bellezza delle Dolomiti, ma ciò purtroppo non sempre è realizzabile poiché le figure preposte ad accompagnare gli ospiti nella scoperta del territorio mancano di strumenti e procedure adeguate. Da qui la volontà di realizzare un progetto di formazione ben strutturato ed organico da rivolgere al Collegio delle Guide Alpine e all’Associazione Accompagnatori di Montagna del territorio provinciale, al fine di mettere nelle condizioni queste figure di poter proporre un servizio realmente adeguato alle necessità dell’utenza. Un progetto dunque con quelle caratteristiche di innovazione e concretezza che hanno sempre contraddistinto l’esperienza della Provincia autonoma di Trento nel settore della montagna e del turismo accessibile.