Mercoledì, 30 Dicembre 2015 - 12:28 Comunicato 3240

Il 14 gennaio la firma con tutti i soci pubblici
Concessione A22: via libera dalla Provincia al protocollo d’intesa con il Ministero

Dopo la Regione, anche la Provincia ha dato oggi il via libera al protocollo d’intesa riguardante l’accordo, già verificato in sede europea, raggiunto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il rinnovo della concessione dell’Autostrada del Brennero. Il protocollo d’intesa sarà sottoscritto da tutti i soci pubblici e dal Ministero il prossimo 14 gennaio. I termini dell’intesa sono noti: il Ministero affida la gestione dell’A22 ad una società “in house” di proprietà interamente pubblica, con una formula che prevede un’ipotesi di concessione trentennale e contestualmente la disponibilità dei 550 milioni del fondo ferrovia, accantonati per il finanziamento del Tunnel del Brennero e delle relative tratte di accesso.
"Si tratta - sottolinea il governatore Ugo Rossi - di un risultato storico per le Autonomie di Trento, di Bolzano e della Regione, che garantisce investimenti sugnificativi per trent'anni ma soprattutto che mette il Trentino nella condizione di essere protagonista delle politiche del trasporto che lo riguardano, in un'ottica di sostenibilità ambientale e di conservazione del territorio".
A22, Autostrada del Brennero [ Archivio Ufficio Stampa Pat]

Con il protocollo, il Ministero e i soci pubblici si impegnano a collaborare per individuare e porre in essere tutte le misure, da attuarsi con strumenti amministrativi e normativi, per dare attuazione all'accordo. Si tratta di un’ulteriore passo verso il rinnovo della concessione che fa seguito a quanto deciso lo scorso 10 dicembre dall’assemblea dei soci della società autostradale che, all'unanimità, aveva deliberato di condividere in via preliminare l'obiettivo di trasformare l'Autostrada del Brennero S.p.A in una società totalmente pubblica, dando quindi mandato al consiglio di amministrazione di avviare le necessarie attività propedeutiche per addivenire ad un azionariato interamente pubblico, nonché ad uno statuto adeguato alla nuova configurazione societaria.
Oltre al versamento allo Stato dei 550 milioni di euro raccolti dalla società nel “Fondo pro Ferrovia”, l’accordo prevede che gli incrementi tariffari siano contenuti ai livelli dell’inflazione programmata (è previsto comunque il recepimento della direttiva europea eurovignette con particolare riferimento a misure compensative delle criticità ambientali prodotte dalle infrastrutture) e che la futura società affidataria si impegni a versare 1395 milioni come canone di concessione, da corrispondere nella misura di 45 milioni all'anno. Sono previsti, inoltre, interventi infrastrutturali per 2000 milioni di euro e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per 1395 milioni.

(fm)


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