Nella fase di configurazione il cliente potrà cucire sui propri gusti le caratteristiche del telaio, stabilendo ad esempio se desidera una trazione posteriore o integrale, la posizione anteriore o posteriore del motore, oltre che la sua tipologia tra elettrico, tradizionale a scoppio oppure ibrido, il passo e la carreggiata, ma anche il tipo di cambio, di freni, di ruote e sospensioni. Il funzionamento della piattaforma è talmente semplice e avvincente che ricorda la customizzazione delle auto di certi videogame di corse: proprio dalla realizzazione di auto sportive partirà Bermat, che si allargherà progressivamente ai segmenti delle berline e delle city car. “La personalizzazione è un percorso guidato e naturalmente ogni scelta apre alcune strade ma ne preclude altre”, spiega Bertezzolo “nel senso che ad esempio chi vuole le quattro ruote motrici può scegliere oggi solo un motore elettrico o ibrido, mentre la scelta tra cambio sportivo o manuale dipende dalle caratteristiche del motore selezionato”. Alcune limitazioni attuali saranno superate con l’evoluzione della piattaforma e le successive partnership strette con le aziende che forniscono i componenti. Una volta che il cliente avrà definito le caratteristiche del telaio, Bermat provvederà alla sua costruzione, grazie alla collaborazione con ProM Facility, il laboratorio di prototipazione di Polo Meccatronica: “Utilizzeremo la macchina da taglio laser e la macchina additiva-sottrattiva per realizzare i giunti, oltre al know how d’eccellenza all’interno del laboratorio per creare le prime linee dei telai richiesti dalla clientela”, dice Bertezzolo. L’idea è di partire con i telai personalizzati, che saranno disponibili alla fine del 2018, ma secondo i piani Bermat dal 2021 sarà in grado di offrire un’auto sportiva totalmente configurabile, che permetterà la personalizzazione degli interni e della carrozzeria, già pensata con una filosofia modulare: “I vari moduli potranno essere intercambiabili, permettendo ad esempio di scegliere una linea più racing, con elementi come prese d’aria o alettoni, oppure una più classica, con elementi stilistici più armonici ”.
Ma come è nata questa azienda rivoluzionaria? “Da sempre appassionato di motori”, racconta Bertezzolo, “nel 2013 ho pensato all’idea che chiunque potesse costruirsi la sua auto su misura e non soltanto ho capito che si poteva fare, ma ho constatato che il mercato non offriva nulla del genere. Ciò che esiste da molti anni è la possibilità di personalizzare l’auto in un atelier, comprando una vettura di serie per smontarla e customizzarla con una nuova carrozzeria e gli interni desiderati: il risultato finale è di altissima qualità ma indissolubilmente legato al telaio dell’auto di partenza”. Questo è ciò che fanno già aziende rivolte al mercato del lusso. “La loro creatività”, prosegue Bertezzolo “è limitata dal Dna della macchina di origine e si tratta comunque di un procedimento molto costoso”. A fianco ad esse ci sono poi aziende come TVR, Ariel Motor Company, Lotus e Radical Sportscars, che si rivolgono al mercato premium e che tuttavia sono più focalizzate sull’elaborazione meccanica della vettura. “Bermat si vuole collocare in mezzo a questi due mondi e mercati”, spiega ancora Bertezzolo “creando un processo realizzativo di auto personalizzate che parte dal telaio e si concluderà con la carrozzeria, e intende posizionarsi in una fascia di prezzi che va per la vettura di base dai 70mila euro tipici delle premium car fino ai milioni necessari per creare un’auto di lusso unica al mondo”.
L’azienda che, grazie al proprio team e a mentori che hanno lavorato per marchi italiani d’auto di indiscussa eccellenza, è pronta a creare i primi telai su misura nel 2018, ha avviato una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd, che si concluderà il prossimo 7 gennaio, e vede tra gli investitori Trentino Sviluppo, società di sistema della Provincia autonoma di Trento, che ha promesso una quota pari al 5% del totale. “Inizialmente ci siamo dati come obbiettivo quello di raccogliere 100.000 euro, il budget per ingegnerizzare il nostro MR-Chassis per motorizzazioni anche elettriche ed ibride, e in pochi giorni abbiamo superato 110mila euro con grande soddisfazione”, dice Bertezzolo “anche se vogliamo comunque andare avanti e accogliere gli investimenti di tutti coloro che credono nel progetto e vogliono esserne parte, evidenziando anche il fatto che per chi investe nell’equity crowdfunding è prevista una detrazione dalle proprie tasse del 30% dell’importo”. (m.c.)
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