Secondo la norma attualmente in vigore, i presidenti e le assemblee di Comunità sono elette direttamente dai sindaci e dagli eletti nei consigli comunali dei vari ambiti territoriali. L'articolo e l'emendamento presentati dall'esecutivo provinciale, prevedono che non siano indette le elezioni per le Comunità dopo le prossime amministrative (il primo turno si svolgerà il 20 e 21 settembre 2020) che di fatto comporteranno il decadimento di presidenti, comitati esecutivi ed assemblee di Comunità. La Giunta nominerà dunque un commissario per ogni ente, il cui incarico avrà una durata di 6 mesi (l'eventuale proroga sarà al massimo di 3 mesi). I commissari saranno individuati possibilmente nei presidenti uscenti o negli assessori che compongono i Comitati esecutivi: spetterà a queste figure traghettare gli enti intermedi verso la loro completa riforma legislativa.
I poteri dei commissari verranno fissati nella delibera di nomina e non riguarderanno la pianificazione urbanistica. L'emendamento che porta la firma del presidente della Provincia prevede che venga costituita un'apposita assemblea per ogni Comunità con 2 componenti per ogni Comune compreso nel territorio di competenza, eletti tra le fila della maggioranza e dell'opposizione dei consigli comunali eletti in autunno. L'attività dell'assemblea terminerà con la cessazione dell'incarico del commissario. Infine, le commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio (Cpc) – composte da figure tecniche e presiedute dal commissario - non decadranno, ma rimarranno in carica fino al termine del mandato del commissario nominato dalla Giunta per assicurare la continuità dell'attività riguardante, ad esempio, il rilascio di autorizzazioni paesaggistiche e pareri sulla qualità architettonica.