La comunicazione propedeutica al rimborso di parte dell’imposta comunale va presentata entro il 31 gennaio
Commercio: prosegue il percorso dei bandi Qualità in Trentino e per la riduzione dell’Imis al 50% per i pubblici esercizi
Prosegue il cammino delle misure adottate per sostenere le categorie economiche colpite dagli effetti della pandemia. Da un lato, i bandi Qualità in Trentino relativi ai settori del commercio, dei servizi e del ricettivo. 142 in tutto le domande presentate ad oggi, per la precisione 77 nel bando Ricettivo, e 65 nel bando Commercio e Servizi, per quasi 30 milioni di euro di lavori movimentati.
Dall’altro, la nuova agevolazione Imis, che prevede un abbattimento del 50% della base imponibile per l'anno 2020. La misura, contenuta nell’ultima Finanziaria provinciale, è di fatto speculare a quella statale, e interessa le categorie che non sono già state interamente esentate in Trentino dal pagamento della tassa comunale, quindi in primo luogo bar e ristoranti, ma anche fotoreporter, corsi di danza, palestre, lavanderie, centri wellness e altro ancora. La comunicazione per la riduzione Imis va presentata al Comune di riferimento entro il 31 gennaio. Chi ha già versato quanto dovuto (la seconda rata Imis scadeva il 16 dicembre scorso) ha diritto naturalmente al rimborso della metà dell’importo.
“In un momento di grande difficoltà e incertezza, le 142 domande già presentate sui Bandi Qualità in Trentino sono un aspetto molto positivo, segno che le nostre imprese hanno voglia di andare avanti e credono in un futuro migliore. – sottolinea l’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni. – Per quanto riguarda la riduzione dell’Imis, il riferimento per la presentazione della comunicazione sono i Comuni: invitiamo tutti gli aventi diritto a farlo, entro la fine di gennaio, per poter cogliere anche questa opportunità. L'attenzione della Provincia a questi settori in grande difficoltà è massima, confidando di poter proporre un intervento analogo per il 2021 anche per tutte le altre attività, fortemente danneggiate, che sono rimaste escluse dalle misure statali”.
I bandi Qualità in Trentino sono parte del “pacchetto” di misure #ripartitrentino e consistono in un contributo a fondo perduto che interessa, lo ricordiamo, gli investimenti fissi sostenuti nei settori del commercio, dei servizi e della ricettività.
Nel campo turistico-ricettivo riguarda investimenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento e rinnovo delle unità destinate all’alloggio dell’ospite, degli spazi comuni, nonché interventi di completamento e adeguamento di strutture funzionali all’attività ricettiva turistica.
Nel settore del commercio si va dall’acquisto vero e proprio dell’immobile agli interventi di sistemazione o rifacimento di sale, servizi igienici, cucine, ma anche insegne e strutture esterne. I settori merceologici interessati vanno da quello della ristorazione agli alimentari/tabacchi, dagli articoli ricreativi al noleggio e ai servizi alla persona.
Le domande per entrambe i bandi vanno presentate entro il 31 marzo 2021 e i lavori vanno realizzati entro il 31 dicembre 2021.
Veniamo invece all’Imis. L’agevolazione provinciale riguarda l’abbattimento al 50% dell’imponibile per l’anno 2020. L’imposta comunale doveva essere versata, come si ricorderà, entro il 16 dicembre scorso. I contribuenti che ne hanno diritto possono chiedere pertanto il rimborso della metà dell’importo già versato. Le comunicazioni per la riduzione Imis vanno presentate entro il 31 gennaio, rivolgendosi al Comune di riferimento (in genere nei siti web dei Comuni è a disposizione il modulo). Gli immobili interessati sono quelli indicati nell’elenco dei codici Ateco del decreto legge 137/2020, ad eccezione delle categorie già esentate dal pagamento dell’Imis dalla legge provinciale 14/2020 (vedi tabella allegata).
Le categorie maggiormente interessate sono quindi quelle dei pubblici esercizi; condizione essenziale è che il proprietario della struttura (il soggetto passivo Imis) sia anche il gestore dell’attività. La Provincia ha destinato a questa misura, nel Bilancio 2021, un importo pari a 1,5 milioni di euro.
All.: tabella dei codici Ateco interessati dalla misura; informativa inviata ai Comuni.
(mp)
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