Il Parco, è stato sottolineato nel corso dei lavori, anche con gli interventi del dirigente del Servizio per lo sviluppo sostenibile e aree protette Romano Stanchina e del direttore dell’Ufficio Parco dello Stelvio Marcello Scutari, è per la Provincia un alleato prezioso. Non a caso è stato candidato ad un progetto nazionale sulla mobilità sostenibile e coinvolto in senso più ampio in tutte quelle strategie che puntano a dare nuovo impulso alla gestione sostenibile dei flussi turistici. A breve verrà avviato il percorso che porterà verso la Fase 2 della Carta Europea del Turismo Sostenibile, in stretto raccordo con l’ApT della Val di Sole. Già dallo scorso anno, anche per contrastare gli effetti economici della pandemia, vi è stato inoltre un maggiore impegno sulle attività estive del Parco. Su questo terreno è opportuna una maggiore integrazione con gli operatori turistici, avvenuta in questa fase tramite ApT, Consorzio Peio 3000 e Rabbi Vacanze. Il rapporto con l’ApT è molto stretto e il Parco è ora particolarmente attivo anche sui social.
Sul fronte delle opere pubbliche, stanno per partire inoltre lavori importanti e attesi da anni, fra cui, per citare solo i principali, la ristrutturazione della foresteria di Rabbi e la realizzazione della sala didattica presso l’area faunistica di Peio. Il Parco ha anche un ruolo occupazionale di primo piano, dando lavoro ad una trentina di operai, tra fissi e stagionali, oltre ai ragazzi impegnati, stagionalmente, sui progetti di mobilità sostenibile e nei centri visitatori. Proprio in questi giorni sono in corso le selezioni per formare le graduatorie da cui attingere per le nuove assunzioni necessarie per far fronte ai diversi pensionamenti intervenuti di recente tra gli operai.
Continua infine l’importante attività di ricerca e monitoraggio, diretta da Luca Pedrotti, in coordinamento con gli altri due settori, e con essa anche le iniziative di carattere divulgativo ed educativo.
La prima seduta del Comitato è stata anche l'occasione per fare il punto sul complesso iter di approvazione del regolamento del Parco nazionale; un percorso a tre, con Lombardia e Provincia autonoma di Bolzano, ciascun territorio con le proprie specificità insediative e con un proprio ordinamento urbanistico, che dovrà concludersi con l'approvazione finale di un documento complessivo da parte del Ministero. Su questo aspetto il vicepresidente Tonina ha garantito che nella fase della seconda adozione dei due strumenti di governo del territorio vi sarà il massimo coinvolgimento dei comuni, in modo tale che si possano individuare soluzioni ai nodi evidenziati, negli ultimi mesi, dalle Amministrazioni, nel rispetto della legge 394 del 1991, legge quadro sulle aree protette.
I lavori si sono conclusi con il ringraziamento espresso ai componenti del precedente Comitato, per l'impegno, la competenza e la passione dimostrate.