IL PROGETTO
L'incontro pubblico, tanto atteso da riempire interamente la sala congressi e in diretta streaming, è servito a far conoscere nel dettaglio il progetto: "Il collegamento funiviario proposto - ha spiegato Gianni Baldessari, coordinatore del gruppo di lavoro di Trentino Sviluppo che ha elaborato il progetto - si presenta come un'interpretazione moderna che tiene conto sia dell'evoluzione tecnologica e soprattutto pianificatoria". L'idea progettuale, che costituisce la base di partenza per lo sviluppo dell'intero progetto, è quella di collegare - come è noto - San Martino di Castrozza e Passo Rolle tramite una telecabina decaposto. Le ski aree Tognola, Ces, Colverde e Passo Rolle non dovranno più essere viste come singole aree sciistiche accessibili esclusivamente tramite i mezzi privati dai rispettivi parcheggi di arroccamento ma come unico comprensorio con diverse porte di accesso facilmente raggiungibili dal centro abitato. La razionalizzazione della mobilità interna, uno dei punti qualificanti del progetto, consentirà allo sciatore ospite di un hotel o residente in seconda casa di raggiungere lo Skicenter a piedi o con i mezzi pubblici, che collegheranno velocemente il centro a tutte le aree sciistiche, mentre lo sciatore domenicale che arriva a San Martino di Castrozza con la propria automobile potrà parcheggiare direttamente nei piazzali esistenti oppure usufruire di uno dei nuovi parcheggi in prossimità del centro e raggiungere gli impianti sempre utilizzando i bus navetta.
Il progetto, in sintesi, prevede la realizzazione di un collegamento funiviario di lunghezza complessiva pari a 4.650 metri, suddiviso in tre tronchi (Bellaria-Pra delle Nasse, Pra delle Nasse - Malga Fosse, Malga Fosse - passo Rolle) e cinque stazioni (Bellaria, Pra delle Nasse, Malga Fosse che sarà completamente interrata, sbarco intermedio Cimon e passo Rolle) caratterizzate da un unico disegno architettonico; per salire in telecabina fino a passo Rolle, superando un dislivello totale di 500 metri, si impiegheranno 16 minuti con una portata oraria di 1500 persone (anche se la linea è dimensionata per 1800 persone/ora). A completare il progetto la previsione di una pista di rientro, larga e "dolce", da Malga Fosse a Pra delle Nasse
Trentino Sviluppo stima che per la realizzazione del collegamento serviranno 3 anni (un anno per le fasi progettuale e autorizzativa, un'altro anno circa per l'appalto e la realizzazione delle opere edili ed uno per le opere elettromeccaniche e la messa in servizio) ed un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro. Ancora da definire nel dettaglio, però, sono gli altri step di completamento del progetto, vale a dire l'innevamento programmato, la valorizzazione di Malga Fosse, i parcheggi e la "sistemazione" di passo Rolle. "Si deve andare avanti passo dopo passo" ha detto a questo proposito Fulvio Rigotti, vicepresidente di Trentino Sviluppo.
Il punto più "critico" (soprattutto dal punto di vista ambientale e paesaggistico) è quello di Malga Fosse: la stazione, come si è detto, sarà completamente interrata per minimizzarne l'impatto ed i materiali e attrezzature per realizzare i lavori saranno portati in quota esclusivamente tramite elicottero. Il materiale di scavo sarà reimpiegato in loco per la realizzazione della nuova pista di rientro e di valli tomo a difesa della stessa dal pericolo di valanghe.
I COMMENTI
Daniele Depaoli, sindaco di Primiero San Martino di Castrozza: "Il tempo è scaduto, Primiero e San Martino hanno bisogno di questo collegamento, una delle tappe dello sviluppo di questo territorio. Sono fiducioso, questa è la più grande occasione, ma anche l'ultima, che abbiamo per portare in porto il progetto, dobbiamo essere uniti."
Roberto Pradel, presidente Comunità Primiero: "Il progetto ha la possibilità di arrivare in porto, è sostenibile, può essere volano di sviluppo e unire le categorie economiche, un motore non solo per gli albergatori di San Martino ma per tutti gli operatori di fondovalle. Sono certo che l'Amministrazione provinciale saprà onorare gli impegni".
Valeria Ghezzi, presidente di Anef: "Questa volta mi pare che la strada sia quella giusta, come valle ci siamo. Questo investimento cambierà la vita a tutti noi, innescherà un volano e anche chi adesso esita si muoverà. Essere accompagnati per noi è importante."
Presidente Maurizio Fugatti: "Il progetto nasce per iniziativa delle precedenti amministrazioni, con tappe che sono state finanziate dal 2015 in poi. Crediamo che il protocollo d'intesa del 2015 e poi aggiornato lo scorso anno sia la base per portare questo territorio ad essere competitivo rispetto ad altre realtá ed attrattivo sia nella stagione invernale sia in quella estiva, fu quindi un protocollo che voleva puntare seriamente al rilancio. Noi siamo stati qui per gli Stati Generali della Montagna ed è stato un forte momento di condivisione, ci siamo fatti la giusta idea di cosa vuole questa comunità, ora siamo al passaggio definitivo con il collegamento. Gli investimenti richiesti sono importanti ma riteniamo che, se questa comunità ha iniziato questo percorso e ci ha messo anche risorse proprie, che una amministrazione provinciale debba impegnarsi a trovare le risorse, cosa che faremo nei prossimi due o tre anni. Sono 30 milioni di euro ma riteniamo che sia un progetto nodale e centrale per tutto il Primiero e che potrà renderlo veramente competitivo. C'è la nostra volontà di reperire le risorse, non sarà facile ma ci impegniamo a farlo"
Assessore Roberto Failoni: "Anch'io vengo da un luogo turistico e so cosa significa aspettare tanti anni per vedere realizzato un investimento ritenuto utile, chi viene dal mondo del lavoro sa che nel pubblico i tempi sono un po' diversi. Le aspettative sono molte, la cifra non è da poco, ma crediamo che questa sia una delle soluzioni per il Primiero, la sfida più grande sarà ora quella di andare in simbiosi con la Provincia, i Comuni e anche gli imprenditori. Funzionano le zone che sono tra loro collegate, ma dobbiamo lavorare molto anche sulla qualità delle strutture e dei servizi ed anche sull'aspetto dei nostri paesi; non è sufficiente che la Provincia faccia uno sforzo formidabile ma occorre che anche i privati si muovano per presentare i paesi al meglio".
Assessore Achille Spinelli: "Confermo la forte spinta politica della Giunta provinciale alla realizzazione di quest'opera. I bilanci provinciali non sono più così ricchi come un tempo, ma se programmiamo bene riusciremo, spero, a fare questo intervento, a condizione che tutti in questa fase credano ad un progetto di sviluppo del territorio, gli operatori pubblici ci devono credere anche in termini di innovazione, così come ci devono credere i privati. Si tratta di un investimento che cambia una prospettiva fino ad ora un po' debole, questo territorio ha bisogno di credere un po di più nel proprio futuro."