
"Noi come 'rete' stiamo puntando sempre di più sull’innovazione di interi sistemi - ha detto Dunlop - prendendo in considerazione vari aspetti dell'impatti dei cambiamenti climatici, agricoltura ma anche sviluppo urbano, materiali avanzati e così via. Senza perdere di vista il contesto più generale, l'apparato economico-produttivo, i mercati di capitali e quant'altro Il Trentino rappresenta un mini-ecosistema che si sta interfacciando con tutti questi aspetti. Abbiamo pochi partner così, che riescono ad agire contemporaneamente ed in maniera coordinata nei vari ambiti".
"Siamo felici di poter annoverare tra i nostri partners le realtà più significative in termini di ricerca e sviluppo della Provincia autonoma di Trento - ha detto a sua volta Angelica Monaco, direttore di Climate Kic Italia Italy - che rappresenta uno degli ecosistemi più vitali e innovativi nel panorama nazionale. Sono sicura che la nostra community europea saprà valorizzare la sensibilità dimostrata dalla Provincia verso le tematiche ambientali. In particolare l'aver partecipato al Climathon e al programma Urban Challenge sottolinea l'importanza che questa amministrazione riconosce cambiamenti climatici e alle sfide che oggi dobbiamo affrontare insieme. Ancora una volta accogliamo un attore italiano d'eccellenza sul palcoscenico internazionale dei changemakers".
L'assessora Ferrari ha illustrato le caratteristiche del sistema trentino dell'alta formazione e della ricerca, soffermandosi in particolare sui temi di maggiore interesse per Climate Kic e sull'enfasi data alla ricerca applicata, allo studio di soluzioni che producano anche un forte impatto sociale, agevolino il cambiamento, accompagnino l'evoluzione dei comportamenti e della stessa economia (pensiamo al tema del cibo e delle produzioni tipiche, con le sue implicazioni per la salute ma anche per il consumo locale e l'export) . Gilmozzi ha presentato a sua volta le caratteristiche salienti del Trentino in quanto sistema territoriale dove l'ambiente assume un'importanza fondamentale, non solo per il suo valore in sé ma anche per le sue interconnessioni con le attività umane (da cui ad esempio all'enfasi data in Trentino alla produzione e allo sfruttamento di energia rinnovabile).
Il presidente della Fem Segrè, ha presentato la Fondazione come un unicum in grado di coniugare formazione, ricerca, innovazione, mettendo assieme, in campo agricolo, ambientale e alimentare, quattro centri che ne rappresentano le diverse "anime". Segrè ha evidenziato le radici storiche della Fondazione e i principali risultati ottenuti in oltre 150 anni di attività, fra cui le molte collaborazioni sviluppate con l'università, che hanno portato fra l'altro alla creazione del Centro Agricoltura Alimenti, e lo sviluppo del progetto euroregionale sulla dieta alpina EFH. “Il tema dei cambiamenti climatici, nel suo rapporto con l’agricoltura, sul territorio è molto sentito - ha detto - ed ha bisogno di ricerca e comunicazione. Far parte della Climate Kic è una grande opportunità in questa direzione”.
Per la presidente di Hit Gervasoni "la visita di Dunlop è per noi motivo di grande orgoglio e un'ulteriore dimostrazione di quanto il sistema trentino della ricerca e dell'innovazione sia interconnesso e accreditato all'interno delle principali iniziative strategiche di innovazione a livello europeo. Le KIC sono uno strumento fondamentale per promuovere l'innovazione e il coordinamento svolto da HIT in questo ambito ha portato l'ecosistema trentino ad essere l'unico italiano presente in tre KIC settoriali, oltre al Cambiamento Climatico, anche quelle su ICT e Materiali Avanzati".
La capacità del Trentino di "fare sistema", resa possibile in particolare dall'Autonomia speciale, è stata sottolineata infine da tutti gli interlocutori, che hanno delineato un quadro d'insieme che va dai poli Manifattura e Meccatronica di Trentino Sviluppo a Rovereto alle eccellenze scientifiche di Trento, con, fra gli altri, Università e Fondazione Bruno Kessler, fino a San Michele all'Adige con l'unicità della Fondazione Mach.
Climate KIC
Climate KIC è la comunità nata per diffondere la conoscenza, promuovere l’innovazione nella sfida ai cambiamenti climatici e favorire lo sviluppo e la creazione di una società zerocarbon. Ha la sua sede centrale a Londra e si articola in 12 location in 10 diversi paesi: Francia (Parigi), Germania (Francoforte e Berlino), Paesi Bassi (Utrecht), Svizzera (Zurigo), Danimarca (Copenaghen), Regno Unito (Londra e Birmingham), Ungheria (Budapest), Polonia (Wroclaw), Spagna (Valencia) e Italia (Bologna).
Ogni location riunisce un cluster formato da enti pubblici, unversità, centri di ricerca e imprese, aventi carattere d'eccellenza e mira a raggiungere i suoi obiettivi in base a un concetto pioneristico di partenariati transfrontalieri pubblico-privati.
Climate-KIC è una delle cosiddette Knowledge and Innovation Communities (KICs); è stata creata nel 2010 dall’EIT, l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologiae persegue gli obiettivi dell’EIT attraverso lo sviluppo di conoscenze e innovazione in materia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.