Il 2020 sarà l’anno di Chiara Lubich, tra i molti appuntamenti l’evento centrale è previsto per il 25 gennaio, con la ricorrenza ufficiale “Trento incontra Chiara Lubich”, che vedrà la presenza annunciata oggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di molte altre autorità, personalità, illustri testimoni in ambito civile, ecclesiale e religioso e il ricordo della figura di Chiara, della sua opera, della sua attualità. Altro evento di rilievo sarà il raduno internazionale dei cardinali e vescovi amici del Movimento dei Focolari: l’8 e 9 febbraio saranno occasione di testimonianze che confermano come Chiara sia stata e sia una personalità di spicco per la Chiesa. Tra i tanti altri incontri che animeranno Trento per tutto il 2020 sono previsti anche convegni, presentazioni di libri, tra cui la biografia di Chiara curata da Maurizio Gentilini in calendario il 13 dicembre, ospiti da tutto il mondo, momenti artistici.
Inoltre la Fondazione Museo storico del Trentino e il Centro Chiara Lubich/New Humanity in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuovono il concorso “Una città non basta. Chiara Lubich cittadina del mondo”. Rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, il concorso intende per approfondire il pensiero di Chiara Lubich alla luce degli eventi nazionali e internazionali che hanno caratterizzato la storia del Novecento.
La mostra “Chiara Lubich città mondo” alla Galleria Bianca, sarà visitabile durante tutto il 2020 e prevede anche una sezione distaccata a Tonadico, nella Valle del Primiero. Numerosi altri allestimenti riprodurranno l’esposizione in corso a Trento, in varie città del mondo: New York, Città del Messico, Sidney, Mumbai, San Paolo, Gerusalemme, Algeri e Nairobi.
“Il percorso espositivo, ha spiegato Giuseppe Ferrandi, vuole provare a raccontare a chi non la conosce Chiara Lubich, non per edificarne la figura, ma per raccontarne l’avventura spirituale, culturale e sociale, attraverso le tappe significative della sua vita con documenti, scritti autografi, testimonianze fotografiche, video e istallazioni multimediali. Per far capire come Chiara, dal contesto trentino negli anni della seconda guerra mondiale, sia riuscita ad affrontare le sfide del mondo globalizzato, quale promotrice instancabile di una cultura della fraternità tra i popoli”.
Se il sindaco Andreatta ha sottolineato la grande opportunità che rappresenta il centenario per Trento, il valore di recuperare l'intuizione di Chiara per recuperare anche la storia della città, l'arcivescovo Tisi ha parlato del cuore del messaggio di fede di Chiara, il carisma dell'unità "nell'esperienza particolarissima del Cristo abbandonato", simbolo dell'amore gratuito che non domanda ritorni e anzi paga di persona la scelta del donare. "Il Trentino - ha detto ancora Tisi citando Rosmini, De Gasperi e appunto Chiara Lubich - ha prodotto dei giganti, dobbiamo riappropriarci di questo Dna che è riuscito a rendere protagonisti a livello mondiale queste personalità".
Insignita del Premio Unesco per l’Educazione alla Pace e del Premio Diritti umani del Consiglio d’Europa, Chiara Silvia Lubich (Trento, 22 gennaio 1920 – Rocca di Papa, 14 marzo 2008) ha ricevuto anche diciassette cittadinanze onorarie, tra le quali Roma, Firenze, Torino, Milano, Palermo, Buenos Aires e sedici lauree ad honorem da parte di università di quattro continenti. Personalità carismatica, Chiara continua ad ispirare milioni di persone, organizzazioni e movimenti con una spiritualità che parla a tutti. Il 10 novembre 2019, nella cattedrale di Frascati, si è conclusa la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione che la riguarda e che adesso prosegue presso la Congregazione delle Cause dei Santi in Vaticano.
Fotoservizio e immagini a cura dell'Ufficio Stampa
In allegato: Interviste, schede su Chiara Lubich ed eventi centenario