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In conformità con le condizioni fissate dall’Unione Europea per l’utilizzo delle risorse stanziate dal Fondo sociale europeo per il periodo 2014–2020 e nel rispetto gli standard previsti a livello nazionale, con le deliberazioni di oggi è stato dunque, all'interno del Repertorio provinciale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali, attivato il Quadro provinciale dei profili e delle qualificazioni professionali e la Sezione delle specializzazioni tecnico superiori, assieme alle relative modalità di implementazione e di certificazione.
Il Quadro definisce quali sono le competenze, conoscenze e abilità che un soggetto deve acquisire in contesti anche non scolastici per ottenere la certificazione (ad esempio di panettiere, macellaio, lattoniere, muratore).
La deliberazione che definisce l'organizzazione del sistema, individua le modalità attraverso cui il cittadino può accedere al servizio di validazione e certificazione delle competenze che sarà erogato dagli enti titolati appositamente accreditati o autorizzati dalla Provincia autonoma di Trento nei prossimi mesi.
Entrambe le decisioni sono frutto del lavoro svolto dal Dipartimento della conoscenza della Provincia, attraverso un proficuo confronto il Servizio Europa, l’Agenzia del Lavoro, le associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro, le parti sindacali e alcuni enti del sistema della formazione professionale. Il sistema consentirà la certificazione al momento attuale solo dei profili di qualificazione professionale espressamente approvati dalla Giunta provinciale (quali ad esempio: posatore esperto di porfido, co-manager, addetto ufficio tecnico e così via), Il repertorio provinciale è organizzato però sulla base della classificazione dei settori economico-professionali adottata a livello nazionale, ad esempio: agricoltura, silvicoltura e pesca, legno e arredo, edilizia, servizi di pubblica utilità e così via.
Il percorso per approdare a questo primo risultato è il frutto di una serie di sperimentazioni condotte sul territorio che ha riguardato anche un ambito molto peculiare quale il servizio civile universale provinciale, importante per sperimentare la messa in evidenza degli apprendimenti acquisiti. (mp)