
"Lo statuto di autonomia - spiega il vicepresidente e assessore all'energia, Mario Tonina - all’articolo 13, comma sei, prevede invece la scadenza al 31 dicembre 2022: rispetto alla situazione nazionale quindi, in questo momento risulta un anno in meno per Trentino e Alto Adige che pertanto rilevano "l'opportunità di mantenere a livello nazionale la sostanziale contemporaneità dei procedimenti di assegnazione delle grandi derivazioni idroelettriche, al fine di assicurare a tutti gli operatori economici del settore la parità di condizioni di accesso al mercato".
"Di questo tema - ha aggiunto il presidente Fugatti - avevamo parlato con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, onorevole Fraccaro, condividendo l'opportunità di ricorrere all'intesa tra Governo e le due Province autonome al fine di aggiornare alla nuova data il relativo comma statutario". Di qui la delibera che trova analoga corrispondenza nel provvedimento adottato dall'esecutivo altoatesino, e che prevede anche che durante la proroga tecnica l’esercizio della concessine debba avvenire secondo le condizioni stabilite dalla legge provinciale e dal disciplinare vigente al momento della scadenza.
I provvedimenti verranno ora inviati alla presidenza del consiglio dei ministri.