Il tema della carenza di farmaci esiste, riguarda il nostro ed altri paesi europei, ed è una priorità nell’agenda di Aifa (Agenzia italiana del farmaco), ma resta un fatto il più delle volte isolato e temporaneo, e risolvibile grazie al ricorso a farmaci equivalenti o all’acquisto all’estero.
La temporanea irreperibilità sul mercato nazionale di medicinali indispensabili per la cura di determinate patologie viene monitorata da Aifa sulla base di procedure ben precise. Per “carente” si intende un medicinale non reperibile sul territorio nazionale, a causa della temporanea indisponibilità di un’azienda titolare AIC (autorizzata ad immettere il farmaco in commercio) ad assicurarne un’adeguata fornitura.
Aifa pubblica e aggiorna settimanalmente sul proprio portale istituzionale la “Lista dei farmaci temporaneamente carenti". Le aziende autorizzate all’immissione in commercio dei farmaci hanno l’obbligo di comunicare tempestivamente le carenze o le cessate commercializzazioni e quando si verifica effettivamente la carenza di un farmaco vengono suggerite le alternative ancora disponibili in commercio e – quando non esistono alternative – viene autorizzato l’acquisto all’estero.
Il Ministero della Salute con Aifa ha avviato nei giorni scorsi un tavolo ad hoc proprio per affrontare la problematica della carenza di farmaci e fornire risposte adeguate. Come sottolineato dalla stessa Aifa, il problema della carenza di farmaci non può comunque essere ridotto puramente alla questione del prezzo.