Il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni raccoglie una delle collezioni di aerei storici più interessanti. Non solo, ma il museo di Mattarello conserva il record del più antico museo aeronautico del mondo e del più antico museo d’azienda in Italia: Giani Caproni iniziò infatti la raccolta di velivoli nel 1910, comprendendo gran parte dei modelli di aereo che uscirono dagli stabilimenti di Milano. In particolare, il nucleo più noto ed apprezzato della collezione museale si identifica nei 40 aeromobili storici: 30 aeroplani, 4 alianti, 5 elicotteri e un insieme composto di 4 ricostruzioni moderne di strutture alari. L’esposizione raccoglie sia velivoli progettati e costruiti dallo stesso Caproni lungo l’arco della sua attività, e da lui successivamente destinati al museo aziendale, sia velivoli di diversa produzione italiana e straniera acquisiti per il museo da Caproni fra le due guerre allo scopo di documentare i progressi dell’aviazione. I pezzi conservati a Mattarello rappresentano - secondo gli esperti - delle vere e proprie rarità.
La raccolta di aeromobili è affiancata da una vasta serie di raccolte di beni di interesse storico-aeronautico, in cui si annoverano parti di aeroplani, motori, eliche, cimeli e un archivio documentale di straordinario valore, in cui sono state raccolte le testimonianze e materiali vari della storia aeronautica e dei suoi principali protagonisti in Italia e nel mondo. Alla parte documentale si aggiunge anche la raccolta artistica, anch’essa da sempre parte della collezione del Museo, composta dai quadri firmati da alcuni dei principali artisti futuristi italiani del primo Novecento. Gli artisti furono coinvolti da Caproni nell’opera di illustrazione e pubblicità dei suoi aeroplani. Tra loro contiamo le firme di Fortunato Depero, Mario Sironi e Giacomo Balla.
Si tratta quindi di un patrimonio storico di eccezionale valore su cui la Provincia autonoma di Trento ha deciso di investire, unendo il museo dell’aeronautica con la realtà storico museale trentina. La Provincia di Trento è subentrata dal 1999 agli eredi della famiglia Caproni nel controllo della realtà museale.
La delibera fissa a fine anno - quando scadrà la convenzione tra la Provincia autonoma di Trento e il Muse (a cui fino ad oggi era demandata la gestione e che ha contribuito in maniera determinate al recupero e al consolidamento dell’eredità di Caproni) - il termine per completare il trasferimento della gestione dell’esposizione aeronautica tra i due poli museali trentini. Il passaggio avverrà grazie anche al coordinamento del Servizio attività culturali della stessa Provincia.
Al contempo, la giunta ha affidato da subito alla Fondazione Museo storico del Trentino due aspetti fondamentali del nuovo corso del Museo dell’aeronautica Caproni: l’organizzazione dei servizi didattici e formativi che partiranno da settembre in coincidenza dell’inizio del prossimo anno scolastico 2018-2019 e la partecipazione del Museo Caproni alla Rete nazionale dei Musei Aeronautici. Divulgazione didattica, soprattutto tra i giovani (non solo della provincia), e riconoscimento museale saranno quindi due linee guida lungo le quali si svolgerà l’attività del nuovo punto di riferimento della cultura e della memoria storica dall’aeronautica in Italia.