I due camping premiati da ANWB, il corrispettivo dell'ADAC tedesca, non sono "mosche rare" ma gli ultimi complessi turistici all'aria aperta del Trentino ad ottenere una simile qualifica, dopo il Dolomiti Camping Village di Dimaro e il Camping Vidor in Val di Fassa. "La selezione è stata dura e impegnativa - spiega il consulente Gianluca Sardelli, affiancato dal presidente della FAITA del Trentino (l'associazione che rappresenta 63 dei 72 camping trentini) - i campeggi analizzati sono stati 9.347 in 27 Paesi europei; in Italia solo 37 aziende hanno superato tutti i test con successo, di queste 10 sono in Trentino Alto Adige".
"Questo è un risultato della squadra Valsugana" ha affermato con soddisfazione l'assessore al turismo e promozione Michele Dallapiccola, intervenuto alla conferenza stampa con l'ad di Trentino Marketing Maurizio Rossini. "Il Trentino c'è e dentro di esso c'è la Valsugana, che ha voglia di emanciparsi, che non vuole piangersi addosso e che sta dimostrando che qui si può trovare lavoro grazie al turismo. Qui ci sono esempi imprenditoriali di eccellenza che vanno presi in considerazione per il loro valore ma anche per quanto possono virtuosamente generare per l'intera economia della valle. Persone che ci hanno messo la faccia e il coraggio di rischiare, mettendosi in gioco con la fiducia verso il futuro, con l'orgoglio per la propria azienda ma anche con umiltá".
Qualche numero sul mondo camping del Trentino lo fornisce Livio Valentini, presidente della FAITA del Trentino e titolare del Dolomiti Camping Village di Dimaro. I 72 campeggi presenti sul territorio provinciale hanno una capacità ricettiva di circa 36 mila persone e nel 2016 hanno visto 2,2 milioni di pernottamenti (erano 1,5 milioni quindici anni fa); il giro d'affari è di circa 60 milioni di euro, che arriva però a 180 milioni considerando l'indotto. La clientela è in gran parte straniera (60 %), circa 1200 gli occupati nel settore. Valentini lancia un messaggio: "Investire, investire, investire. Il turista olandese - aggiunge - è per noi un cliente molto importante, perché arriva a luglio quando gli italiani vanno al mare, e quando parte lascia il posto agli italiani, per cui abbiamo due mesi pieni. Il nostro settore è cambiato molto in questi anni, e il fatto che si sia realizzato solo un campeggio nuovo significa che sono migliorati quelli esistenti. Noi siamo complementari alla ricezione alberghiera, la richiesta è variegata. Quando siamo pieni ospitiamo ben 36 mila persone, occorrono 500 alberghi per ospitarle, e siamo solo 72 aziende. I frequentatori dei campeggi preferiscono l'aria aperta non perché spendono meno, e se lasciano 30 euro al giorno nella struttura, ne lasciano altri 60 sul territorio."
Per Maurizio Rossini le "5 stelle" conferite ai due campeggi di Levico e Caldonazzo da ANWB "sono certamente un premio a queste due aziende, ma indirettamente un premio al territorio, una bandiera credibile. Gli olandesi non regalano questi riconoscimenti, fanno ispezioni serie, i loro soci lo sanno e quindi poi seguono queste indicazioni e diventano un apporto economico a vantaggio anche ad altri operatori della Valsugana. Stiamo vivendo stagioni abbastanza buone: c'è un buon ritorno per gli investimenti, se non si investiva non ci sarebbe stato questo ritorno. Chi è nel dubbio e si sente ancora frenato dall'ancora difficoltoso contesto economico generale deve capire che è il momento di investire, la gente cerca qualità. Per quanto ci riguarda noi allargheremo sempre più il nostro orizzonte cercando anche mercati nuovi."
Soddisfatto lo è anche Stefano Ravelli, presidente dell'Apt Valsugana: "Diamo spesso per scontato ciò che abbiamo, le bandiere blu, la nuova passeggiata lungo il lago, i percorsi nelle vecchie miniere, il lago, ma se non c'è professionalità non si va da nessuna parte. Siamo sempre alla ricerca di nuovi mercati, abbiamo tanti olandesi ma ci mancano i danesi e i polacchi. Il nostro territorio gioca di squadra, l'associazione Valsugana Camping conta su 18 campeggi e 650 mila presenze all'anno. Oggi è una festa, le ispezioni del soggetto certificatore sono continue, per noi tutto questo rappresenta un'opportunità, i due campeggi a 5 stelle, ai quali si aggiungono altri due camping a 4 stelle, sono eccellenze che ci permettono di vendere anche il resto dell'offerta, tanto è vero che sono aumentati anche gli stessi olandesi che soggiornano in albergo."
Come si è arrivati al riconoscimento dell'ANWB lo hanno però spiegato meglio di tutti i titolari e gestori dei due "Top camping". "Sono molto soddisfatto del premio - ha detto Emanuele Chiesa del Camping Mario di Caldonazzo -, ma lo considero un grande risultato per il Trentino. Tutto è partito 12 anni fa, ho capito che dovevo puntare sulla qualità, ho investito più di 4 milioni di euro per rinnovare la struttura e nel corso degli anni siamo riusciti a formare un bel team. Ho capito che un imprenditore deve avere anche la capacità di delegare, e senza i miei collaboratori non sarei riuscito ad arrivare fin qui. Ed ho visto che aumentando la qualità dell'offerta è aumentata anche la qualità dei clienti, che oggi cercano strutture all'avanguardia ma vogliono essere a contatto con la natura, non sono clienti di serie B e sono molto esigenti. Anche le altre strutture del lago stanno crescendo, la direzione giusta è quella della qualità. Non ci sentiamo arrivati ed abbiamo altre idee per il futuro."
I collaboratori e il supporto dei familiari sono il "valore aggiunto" anche dell'avventura imprenditoriale di Andrea Antoniolli, titolare del Camping Village Lago di Levico. Antoniolli si emoziona ricordandoli, e sono una squadra di un centinaio di persone, in gran parte giovani. "Una grande energia ci muove, assieme all'onestà, al rispetto, all'allegria e alla passione. E' questo il nostro segreto, la passione unita all'innovazione e alla capacità di ogni collaboratore di assumersi responsabilità. Abbiamo utilizzato molto la formazione sfruttando gli strumenti della Provincia. Abbiamo due laghi bellissimi, non c'è un territorio nell'intero arco alpino che abbia due laghi, abbiamo la simpatia italiana, tradizioni, storia, arte, prodotti tipici, smettiamola di piangerci addosso. Ogni azienda ha una propria cultura, che è la somma dei suoi valori, convinzioni e comportamenti, esserne consapevoli è la formula del successo. Il premio è una tappa e abbiamo nuovi progetti tra cui un parco acquatico".