CONVEGNO SUL CATASTO ASBURGICO, INIZIATO IL CONFRONTO TRA ESPERTI
"È con grande piacere che l'amministrazione provinciale ha organizzato questo appuntamento che permette un confronto specialistico su temi di grande attualità e notevole interesse per la comunità. I nostri territori, partiti da condizioni giuridiche uguali, si sono evoluti nel tempo con grandi similitudini. Questo fatto agevola lo scambio di esperienze e favorisce l'individuazione di nuove soluzioni per aggiornare il catasto alle esigenze di oggi": l'assessore provinciale alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa ha scelto queste parole per salutare, in apertura, i partecipanti al convegno sul Catasto Asburgico che, da oggi fino a domani, impegnerà esperti delle amministrazioni catastali di Croazia, Austria, Slovacchia, Slovenia, Trentino, Alto Adige-Südtirol, Repubblica Ceca, Ungheria e Friuli-Venezia Giulia. Il tema scelto per i lavori è " Storia ed attualità della determinazione della rendita catastale; la ricerca dell'equità fiscale. Formazione nuova cartografia catastale: informazioni e precisioni (contenuto metrico ed informativo".-
E' una due giorni dedicata alla storia ed al presente del Catasto Fondiario quella che si tiene oggi e domani. Questa mattina il confronto fra esperti si è svolto presso l'Hotel Accademia di Trento ma l'incontro, organizzato dal Servizio Catasto della Provincia autonoma di Trento, prevede oltre a due giorni di convegno, visite guidate al Catasto di Trento e a Castel Thun. Nei territori che un tempo erano sotto il governo austro-ungarico, che vennero poi annessi all'Italia al termine della prima guerra mondiale, vale a dire le attuali province di Trieste, Gorizia, Trento, Bolzano, in alcuni comuni della provincia di Udine, nel comune di Pedemonte (provincia di Vicenza), Magasa e Valvestino ( entrambi in provincia di Brescia) e in tre comuni del bellunese vige ancora il Catasto austro-ungarico.
Immagini a cura dell'Ufficio stampa -
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