E' nel corso del 2011 che la Provincia ha avviato l'ambizioso percorso di trasformazione organizzativa interna. Nella sua prima fase, conclusasi a marzo del 2012, il processo di riorganizzazione aveva già prodotto un risultato positivo, riducendo del 50% le strutture di primo livello (da 23 strutture a 12). A dicembre 2012 la Giunta ha sancito un ulteriore passo in avanti nel percorso di riorganizzazione, deliberando la riduzione di 4 servizi e 2 Agenzie (passando da 60 a 56 Servizi e da 14 a 12 Agenzie).
Nella seduta odierna la Giunta ha completato il percorso di revisione della macro struttura organizzativa, deliberando interventi organizzativi sulle strutture di terzo livello (riduzione di 19 uffici, circa - 9% rispetto ad oggi) e prospettando ulteriori obiettivi di riduzione entro il 2014 (-32 uffici rispetto ad oggi).
Le deliberazioni odierne riguardano la riorganizzazione delle strutture di terzo livello del Dipartimento territorio, ambiente e foreste, del Dipartimento lavori pubblici e mobilità, del Dipartimento agricoltura, turismo, commercio e promozione, del Dipartimento della conoscenza, del Dipartimento industria e artigianato, del Dipartimento lavoro e del Dipartimento Affari finanziari nonché l'approvazione del nuovo atto organizzativo dell'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili (APF).
Completata la fase di revisione della macro struttura, la Provincia dovrà ora concentrarsi nella revisione della micro struttura, con l'obiettivo di identificare e generare efficienza, superando alcune delle criticità oggi presenti:
· Elevata presenza di flussi cartacei che determina l'allungamento dei tempi di passaggio dei documenti tra le strutture oltre che costi accessori
· Attività duplicate a basso valore aggiunto
· Banche dati duplicate e scarsa condivisione tra le strutture dei dati di interesse trasversale
· Processi parcellizzati tra più strutture
· Modelli di coordinamento non efficaci ed ambiti di sovrapposizione di responsabilità
· Procedimenti amministrativi parzialmente supportati a livello applicativo e non esposti all'interazione con cittadini ed imprese
· Scarsa sinergia nella condivisione delle risorse di staff tra le strutture
L'intero percorso di attuazione sarà di responsabilità dei direttori generali dei dipartimenti che opereranno congiuntamente alle proprie figure apicali nell'identificazione delle iniziative di miglioramento interno. Le proposte di miglioramento saranno condivise progressivamente nell'ambito delle Conferenze dei dirigenti generali e le iniziative saranno oggetto di un confronto con le organizzazioni sindacali per poter avviare le successive fasi di attuazione che dovranno rendere operativi i nuovi modelli entro l'autunno del 2013.
In allegato il documento sul percorso di attuazione della riorganizzazione della Provincia autonoma di Trento -