"La Provincia autonoma di Trento, nonostante un momento di riorganizzazione della spesa pubblica, continua a sostenere i settori strategici dell'innovazione, perché solo così un territorio può rimanere competitivo e solidale, offrendo opportunità a tutti – ha dichiarato l'assessore all'industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi, presente all'evento. L'obiettivo è costruire "un distretto della tecnologia, con la contaminazione tra pubblico e privato, tecnologia e impresa, per rendere il Trentino un laboratorio."
Insomma, bisogna essere smart. Non ci sono alternative, in un mondo sempre più globale, urbanizzato e anziano. Oggi grazie allo sviluppo dell'ICT, e a tecnologie della raccolta dei dati sempre più sofisticate, si può avere una miglior conoscenza del mondo fisico e della quotidianità, innescando nuove dinamiche socio-economiche. Dalle strade di Copenaghen, dove si scommette sulle bici intelligenti, alle discariche di Seattle, dove si mappano i viaggi della spazzatura, tutti cercano di rendere città e territori più smart. Bisogna fare attenzione, avverte però il sindaco di Padova Flavio Zanonato: perchè l'innovazione non è la panacea di tutti i mali. "A Padova crediamo nell'innovazione, vedendone le potenzialità e i limiti. La città è pronta per essere cablata, e tramite hotspot nell'area dell'Università abbiamo dato la possibilità di collegarsi gratuitamente. Stiamo montando le rastrelliere per il bike-sharing, e sostituendo le lampade della città con i led."
Bisogna finanziare l'innovazione con il risparmio che essa genera. Chiamato in causa, Ratti ha citato l'esempio di Instagram, una startup creata da studenti e venduta di recente a Facebook per un miliardo di dollari. "Il mondo delle app ha un impatto economico. E tutto questo si può fare nella Silicon Valley come a Padova come a Timbuctù."
L'ICT ha una dimensione economica ma anche una sociale e morale. "Abbiamo necessità di recuperare i valori che fondano la nostra Autonomia. A partire dal senso civico. E questo lo si può fare attraverso l'ICT. Ad esempio con sensoRcivico, dove il cittadino non si limita a riceve informazioni ma le dà" ha sottolineato Marino Simoni, presidente del Consorzio dei Comuni Trentini.
"Ognuno ha un'idea diversa di Smart City. Per me Smart City è una città che coniuga innovazione con mobilità sostenibile, tutela dell'ambiente, qualità dei servizi al cittadino. Siamo smart per l'innovazione tecnologica: abbiamo un'università forte, centri di ricerca che generano spin-off" ha aggiunto Claudio Covelli, in rappresentanza del comune di Trento.
Dietro l'innovazione ci deve essere una visione. Lo ha ricordato Paolo Testa, direttore ricerche Cittalia-Anci. "Bisogna stare attenti a non fare cattedrali nel deserto. Bisogna innestare le tecnologie in una visione olistica."
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