Incontro di lavoro dunque questo pomeriggio in Provincia fra i responsabili di cinque comunità di valle, quelle che allo stato attuale sono in una fase più avanzata per quanto riguarda l'iter di elaborazione del Piano territoriale di comunità, il vicepresidente Olivi e lo staff del Politecnico di Torino, che già aveva collaborato con il Trentino nella stesura della nuova legge provinciale sul commercio.
Nel luglio 2013 la Giunta, in attuazione dell'articolo 13 della legge in questione, ha stabilito i criteri per l'individuazione delle aree da destinare all'insediamento delle strutture di vendita ed i vincoli di natura urbanistica ed edilizia relativi alle varie tipologie di vendita (esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita).
Già il nuovo Piano urbanistico provinciale, approvato nel 2008, aveva nel frattempo attribuito alle Comunità, attraverso l'adozione dei Piani territoriali , il compito di localizzare le aree da destinare all'insediamento delle grandi strutture di vendita, compresi i centri commerciali al dettaglio, con superficie di vendita inferiore a 10.000 metri quadri. La legge sul commercio, lo ricordiamo, aveva "deprogrammato" gli insediamenti commerciali – di qualsiasi dimensione e tipologia - in tutti i centri storici dei comuni della provincia, con l'obiettivo di rilanciarne e potenziarne il ruolo attrattivo e frenando l'esodo delle imprese commerciali. All'esterno dei centri storici si era posta pertanto l'esigenza di individuare le regole di natura urbanistica più idonee per favorire uno sviluppo sostenibile delle attività commerciali. Fin dalla fine del 2010 si è avviato un rapporto di consulenza scientifica con il Politecnico di Torino – Dipartimento interateneo di scienze progetto politiche del territorio – ed in particolare con la professoressa Grazia Brunetta ed il suo staff di collaboratori, presenti all'incontro di oggi, al fine di disporre dei necessari elementi di conoscenza che consentano una valutazione approfondita dei fenomeni legati agli insediamenti commerciali.
Il metodo individuato è quello della Vit - Valutazione integrata territoriale, che deve coniugare elementi come la domanda di nuovi esercizi commerciali, la sostenibilità ambientale in tutti i suoi aspetti (tutela della salute dei cittadini, contenimento dell'inquinamento, integrazione con il contesto paesaggistico,), l'accessibilità e così via.
L'obiettivo ora è quello di calare sulla scala locale i risultati ottenuti a livello provinciale e fornire alle Comunità uno strumento da utilizzare concretamente nel processo di pianificazione urbanistica.
In questa prima fase, che si concluderà a fine maggio, è stata rinnovata la collaborazione scientifica con il Politecnico di Torino per cinque comunità - Valli Giudicarie, Rotaliana, Alta Valsugana, Valsugana e Tesino, Paganella; ovviamente il lavoro procederà poi con tutte le altre comunità in modo da offrire a tutte lo stesso sostegno scientifico nel momento in cui procederanno con l'iter di approvazione dei relativi Ptc.
Immagini e videointervista a cura dell'ufficio stampa. All.: intervista audio all'assessore Olivi.
-