Il Casinò di Arco dal 25 al 26 maggio ospiterà un convegno internazionale, organizzato dall'ospedale di Rovereto e dedicato ad esplorare le frontiere della chirurgia della base cranica per l'asportazione di tumori.
Di grande interesse scientifico le relazioni che si alterneranno nel corso della giornata, con interventi di illustri medici provenienti da tutto il mondo. Fra questi anche alcune eccellenze italiane, che affiancheranno il dottor Michele Conti, neurochirurgo all'ospedale di Rovereto e segretario scientifico del convegno, come: il dottor Giampietro Pinna, che insegna neurofisiologia e neurochirurgia alle Università di Verona e di Modena; il dottor Riccardo Artico, direttore dell'Unità operativa autonoma di otorinolaringoiastria e chirurgia cervico facciale presso l'Ulss Alta Padovana nelle sue sedi ospedalieri di Camposampiero e Cittadella; il dottor Umberto Maria Ricci, dirigente medico presso il Dipartimento di Neurochirurgia Ospedaliera dell'Ospedale Borgo Trento di Verona; nonché il dottor Domenico Billeci, direttore del Nucleo Cure Palliative presso l'Ulss Alta Padovana a Camposampiero e Cittadella.
Ospite d'onore il professor Daniel Prevedello, proveniente dal centro di neuroendoscopia della base cranica del Centro Universitario di Pittsburgh, negli Stati Uniti d'America, e attuale direttore di neurochirurgia endoscopica mini invasiva dell'università dell'Ohio a Columbus. Il modello di questa speciale tecnica chirurgica viene importato proprio dal Centro Universitario di Pittsburgh. Si tratta di una tecnica mini invasiva che consente di asportare lesioni tumorali del cranio e dell'encefalo senza l'apertura della teca cranica, ma utilizzando ottiche e strumenti attraverso il naso. Tale tipologia chirurgia favorisce la collaborazione multi disciplinare in sala operatoria tra neurochirurgo, neurologo e otorino laringoiatra.
Fra i partecipanti ci sarà anche l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale e convivenza, Lia Giovanazzi Beltrami, e una delegazione di medici del Ghana e dell'Etiopia, due Paesi coinvolti nelle iniziative di formazione realizzate dalla Provincia autonoma, sulla base dell'accordo sottoscritto due anni fa con l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, che vedono coinvolto il personale medico trentino. Sia in Etiopia che in Ghana, così come in Zimbabwe, presso l'ospedale missionario di Mutoko, dove opera da anni il dottor Carlo Spagnolli, sono stati realizzati infatti dei corsi di formazione per il personale medico locale, per la cura della patologia dell'idrocefalo, molto diffusa tra i bambini. A tenere i corsi il segretario scientifico del convegno di Arco, Michele Conti. Lo spirito di tali iniziative è quello di rendere quanto più possibile autonomi i presidi sanitari rurali africani, prestando assistenza anche alle comunità più lontane dalla capitale (dove in genere si concentra l'assistenza specialistica); in tutto senza dover dipendere da personale medico-sanitario europeo.
Chiave di volta di questa strategia è dunque la diffusione delle conoscenze, la formazione "mirata" (con corsi della durata di circa una settimana, estremamente operativi) e quella continua, a distanza (resa possibile dalle tecnologie dell'informazione). Lo stesso obiettivo - anche se su un versante "di frontiera" quale è quello della chirurgia endoscopica mininvasiva della base cranica - è al centro del convegno di Arco: presentare ai medici convenuti una tecnica chirurgica innovativa, nata negli Usa, di cui viene auspicata un'ampia diffusione anche nel nostro Paese.
In allegato il programma -