Allo scoppio della guerra Pejo si trovava agli estremi confini sud occidentali dell'impero austro-ungarico ed era con i suoi 1600 metri s.l.m. il Comune alla quota più alta di tutto il territorio imperiale. Con l'entrata in guerra del Regno d'Italia Pejo si trovò improvvisamente a ridosso della prima line che correva lungo lo spartiacque tra i valichi verso l'Italia del Tonale e dello Stelvio. Tra i settori operativi della Guerra Bianca, quello dell'Ortles-Cevedale in assoluto presentò le condizioni estreme.
A cent'anni dall'inizio del Primo Conflitto mondiale il ricordo di quegli eventi è vivo più che mai nella memoria collettiva di tutta Europa, basti pensare alle innumerevoli iniziative permosse per celebrare l'anniversario appena iniziato. Nel nostro Trentino il segno profondo lasciato da quell'immane tragedia ha dato origine ad eventi celebrazioni di grande potenza evocativa.
Pejo puntualmente come ogni anno ha voluto ricordare al cimitero di San Rocco tutti i caduti della Grande Guerra e in particolare quei soldati dell'impero austro-ungarico ritrovati dieci anni fa sul Piz Giumella, periti nell'ultima battaglia del San Matteo ai 3.678 metri di altitudine. -
CERIMONIA OGGI A PEJO A 10 ANNI DAI RITROVAMENTI DEL PIZ GIUMELLA
Allo scoppio della guerra Pejo si trovava agli estremi confini sud occidentali dell'impero austro-ungarico ed era con i suoi 1600 metri s.l.m. il Comune alla quota più alta di tutto il territorio imperiale. Con l'entrata in guerra del Regno d'Italia Pejo si trovò improvvisamente a ridosso della prima line che correva lungo lo spartiacque tra i valichi verso l'Italia del Tonale e dello Stelvio. Tra i settori operativi della Guerra Bianca, quello dell'Ortles-Cevedale in assoluto presentò le condizioni estreme.
A cent'anni dall'inizio del Primo Conflitto mondiale il ricordo di quegli eventi è vivo più che mai nella memoria collettiva di tutta Europa, basti pensare alle innumerevoli iniziative permosse per celebrare l'anniversario appena iniziato. Nel nostro Trentino il segno profondo lasciato da quell'immane tragedia ha dato origine ad eventi celebrazioni di grande potenza evocativa.
Pejo puntualmente come ogni anno ha voluto ricordare al cimitero di San Rocco tutti i caduti della Grande Guerra e in particolare quei soldati dell'impero austro-ungarico ritrovati dieci anni fa sul Piz Giumella, periti nell'ultima battaglia del San Matteo ai 3.678 metri di altitudine.-
A cent'anni dall'inizio del Primo Conflitto mondiale il ricordo di quegli eventi è vivo più che mai nella memoria collettiva di tutta Europa, basti pensare alle innumerevoli iniziative permosse per celebrare l'anniversario appena iniziato. Nel nostro Trentino il segno profondo lasciato da quell'immane tragedia ha dato origine ad eventi celebrazioni di grande potenza evocativa.
Pejo puntualmente come ogni anno ha voluto ricordare al cimitero di San Rocco tutti i caduti della Grande Guerra e in particolare quei soldati dell'impero austro-ungarico ritrovati dieci anni fa sul Piz Giumella, periti nell'ultima battaglia del San Matteo ai 3.678 metri di altitudine.-