Il Forte Leone di Arsié è ancora oggi un imponente apparato fortificato italiano risalente alla 1' Guerra Mondiale, oggetto da tempo di lavori di restauro. Il forte domina un lungo tratto della parte mediana della Valsugana ed offre ampie visioni verso il Monte Grappa, le Pale di San Martino e l'Altipiano di Asiago. Era in linea con il Forte di Cima di Col di Lan, verso Arina-Lamon (completamente distrutto e inghiottito dalla vegetazione), e dirimpettaio al Forte di Cima Lisser sopra Enego sull'Altipiano di Asiago, a formare la linea Brenta-Cismon.
La fortificazione ha ospitato ieri l'incontro tra l'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza e gli amministratori dei Comuni veneti confinanti, con l'obiettivo di individuare una strategia comune per il Centenario della Grande Guerra a fini culturali e turistici. Accompagnato dal Soprintendente per i beni architettonici, Sandro Flaim, e dall'assessore della Comunità della Valsugana e Tesino, Giuseppe Corona (incaricato del progetto del Centenario), Panizza ha visto il sindaco di Arsié, Ivano Faoro, e l'assessore al turismo della Regione Veneto, Marino Finozzi.
"Nel corso dell'incontro - spiega l'assessore Panizza - abbiamo concordato con gli amministratori dei Comuni veneti confinanti di valorizzare il fronte della Grande Guerra. Con gli amici veneti condividiamo lo stesso fronte, costellato dai forti italiani in Veneto ed austriaci in Trentino".
Secondo Panizza, il Centenario rappresento un'opportunità, anche per le Comunità di valle, di avviare sinergie positivi con i vicini Comuni veneti e sfruttare la memoria e il patrimonio offerto dai manufatti di guerra.
Nei prossimi giorni, sempre l'assessore Panizza incontrerà i vertici della Regione Veneto per concordare l'inserimento nell'"Agenda di Venezia capitale europea della cultura 2019", anche gli avvenimenti del Centenario della Grande Guerra.
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