Come noto anche in Trentino, che può contare su un "sistema" cartografico, fondato sul Catasto Fondiario, unico nel suo genere in Italia, non sempre risulta facile definire con precisione i tracciati confinari con i territori contermini, cosa che porta talvolta a controversie amministrative: tra la Provincia autonoma di Trento e le sei Province confinanti di Sondrio, Brescia, Verona, Vicenza, Belluno e Bolzano, ad esempio, vi sono infatti circa 180 "scostamenti" confinari. Arrivare ad individuare con precisione sul terreno i limiti provinciali è uno degli obiettivi del progetto di ricerca "Cartografia e confini del territorio trentino" promosso dalla Regione in collaborazione con l'Università degli Studi di Trento e la Provincia autonoma di Trento. Venerdì scorso in Giunta provinciale, su proposta dell'assessore all'urbanistica ed enti locali Mauro Gilmozzi, c'è stata l'approvazione dello schema di convenzione fra i tre enti, finalizzato alla realizzazione di una ricerca che – come spiega Gilmozzi - "tocca rilevanti aspetti storico-culturali ma che consegue altresì significative ricadute di carattere pratico e scientifico, e che porterà ad approfondire ancora meglio la conoscenza del nostro territorio". Giovedì, con la firma in Regione, il progetto prenderà il via.
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