La Carta Europea del Turismo Sostenibile è una certificazione ideata da Europarc Federation, che finora è stata ottenuta in Italia solo da aree protette. Il Parco naturale Adamello Brenta l'ha ottenuta nel 2006 confermandola poi nel 2012. Ma l'obiettivo della Carta è quello di certificare tutta la filiera turistica, offrendo un'esperienza complessiva di vacanza. E' stata quindi pensata in tre fasi:
− FASE I: vengono certificate le aree protette
− FASE II: vengono certificate le imprese
− FASE III: vengono certificate le agenzie di viaggio e i tour operator.
Ad oggi in Europa sono 438 le aziende locali attestate FASE II, distribuite in 25 aree protette accreditate tra Spagna, Francia, Regno Unito e Finlandia.
Sostenuti da Federparchi e dal Parco naturale Adamello Brenta, a fine dello scorso anno, un gruppo di albergatori Qualità Parco ha deciso di intraprendere questo nuovo percorso impegnandosi al rispetto di un preciso disciplinare, che si compone di una piattaforma comune a livello nazionale e tutta una serie di requisiti specifici che caratterizzano ogni realtà locale. In tre tornate di valutazione dei requisiti da parte di valutatori esterni, tutte le 21 aziende sono state certificate.
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Domani la premiazione presso le Cantine Ferrari a Trento
CARTA EUROPEA DEL TURISMO SOSTENIBILE: PRIME CERTIFICAZIONI
Si svolgerà domani alle ore 15.00 presso le Cantine Ferrari a Trento la cerimonia di consegna dei riconoscimenti "Carta Europea del turismo sostenibile – FASE II" a 21 strutture ricettive già attestate "Qualità Parco". Si tratta di aziende operanti nei comuni del Parco Naturale Adamello Brenta che, grazie al supporto del Parco stesso e di Federparchi-Europac Italia, hanno potuto partire sperimentalmente con questo progetto europeo e ottenere, per prime in Italia, l'attestazione. Saranno presenti alla cerimonia l'assessore alle Infrastrutture e all'Ambiente della Provincia autonoma di Trento, Mauro Gilmozzi, il presidente di Federparchi - Europarc Italia, Giampiero Sammuri, il presidente e il direttore del Parco, Antonio Caola e Roberto Zoanetti.-