Con due distinti provvedimenti la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore Tiziano Mellarini, ha approvato oggi i criteri e le modalità per corrispondere ai soggetti privati danneggiati da calamità i contributi o gli indennizzi previsti dalla normativa provinciale. L'accertamento circa la sussistenza dello stato di calamità, che presuppone una valutazione sulla gravità dei danni procurati o del pericolo, era stato disposto sempre dalla Giunta provinciale il 28 marzo scorso. In un caso si tratta dell'evento franoso avvenuto il 9 marzo scorso in località Linfano di Arco, dove alcune massi si erano staccati dal Monte Brione provocando gravi danni ad abitazioni private, attività economiche e veicoli di turisti in sosta in un B&B, anch'esso colpito, fortunatamente senza danni alle persone.
L'altra delibera riguarda i danni diretti di carattere strutturale causati dalle valanghe verificatesi nel corso della stagione invernale, come nel caso dell'evento che ha distrutto una parte del Rifugio Agostini.
Le disposizioni approvate stamane dalla Giunta stabiliscono che i soggetti danneggiati da questi eventi calamitosi, possano presentare, entro sessanta giorni, al Dipartimento protezione civile della Provincia Autonoma di Trento, una domanda finalizzata ad ottenere un contributo o un indennizzo che consenta di effettuare la riparazione o la ricostruzione dei beni gravemente danneggiati a seguito della calamità. Saranno poi le strutture provinciali competenti per materia a provvedere: il Servizio motorizzazione civile per quanto riguarda i danni ai veicoli, il Servizio autonomie locali per quanto riguarda i danni agli immobili adibiti ad abitazione privata, l'Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche e il Servizio Turismo per quanto riguarda le attività economiche e dei rifugi alpini.
Per i danni causati dalle valanghe e' previsto un budget di 3 milioni di euro, mentre per i danni della frana del Lifano sono stati stanziati 400.000 euro.
(fm)
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