Venerdì, 24 Novembre 2017 - 17:17 Comunicato 3155

Un gesto simbolico per ricordare le vittime di violenza di genere
C’è un «posto occupato» nelle sale di attesa dell’Apss

Anche quest’anno l’Apss aderisce all’iniziativa «Posto occupato» riservando, nelle sale d’attesa delle proprie strutture, una sedia in ricordo delle molte donne che non ci sono più. Una sedia vuota ricoperta da un drappo, con appoggiati un paio di scarpe, un foulard o un cappotto, tutti di colore rosso, per ricordare che una donna quel posto lo avrebbe occupato se un uomo violento non le avesse tolto la possibilità di farlo.
[ servizio comunicazione apss]

Riservando una sedia all’interno delle proprie strutture l’Apss ha voluto aderire, su sollecitazione del gruppo di lavoro aziendale sul tema del contrasto alla violenza sulle donne, all’iniziativa «Posto occupato» nata da un’idea di Maria Andaloro, scampata alla morte per mano di un uomo violento.

L’azienda sanitaria, attivamente impegnata nella prevenzione del fenomeno della violenza sulle donne oltre che nella cura delle vittime di violenza, ha aderito nell’aprile 2013 al protocollo d’intesa in materia di contrasto e prevenzione delle condotte violente nei confronti di «soggetti deboli» sottoscritto dalla Provincia autonoma di Trento e dagli organi dello Stato, per la promozione di una rete di collaborazione e di coordinamento tra i diversi attori coinvolti nel fenomeno.

Dal 2014 sono operative le linee guida Pat e Apss sul contrasto e sostegno delle donne in caso di violenza e negli ultimi due anni è in corso la formazione degli operatori – sanitari, assistenti sociali, forze dell’ordine, operatori del 112 – coinvolti, a vario titolo, nella gestione e prevenzione della violenza di genere dando loro strumenti e competenze per poter svolgere la loro funzione in modo efficace ed efficiente.

Le Linee guida per la valutazione e il sostegno delle donne in caso di sospetta o accertata violenza dell’Apss vedono coinvolti vari servizi dell’azienda sanitaria quali pronto soccorso, ginecologia, Trentino Emergenza e consultori per una presa in carico di rete in cui i diversi attori lavorano con l’obiettivo comune di prevenire, assistere e tutelare la donna vittima di violenza.



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