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Incontro oggi all'Assessorato alla ricerca tra i vertici dell'Università degli studi di Trento, dell'Opera universitaria e del Dipartimento alla conoscenza della Provincia autonoma di Trento per analizzare il quadro delle politiche di diritto allo studio.
L'analisi dettagliata delle stime elaborate da Clesius, rispetto alla condizione economica degli studenti e dunque al possibile numero degli aventi diritto alle borse di studio, e una condivisione di azioni come la presa in carico da parte dell'Università di oneri connessi alle politiche di internazionalizzazione, hanno permesso di definire quella che sarà la nuova soglia Isee per il prossimo anno accademico.
Rispetto ai parametri fissati nella delibera approvata nei mesi scorsi, che prevedevano di non scendere al di sotto di una soglia ISEE a 20.000 e di mantenere il 100% degli aventi diritto beneficiari, oggi il gruppo di lavoro ha stabilito di alzare a 21.500 la soglia Isee.
Come era stato già ribadito al momento dell'approvazione della delibera che fissava i nuovi criteri per il diritto allo studio, le molte variabili avevano suggerito stime prudenziali che tenessero conto dei numerosi criteri ancora non completamente definiti. Le proiezioni più raffinate discusse oggi, e la scelta concorde di Provincia, Ateneo e Opera di considerare quello del diritto allo studio uno degli ambiti prioritari nelle scelte di politica universitaria, hanno portato alla decisione di aumentare lo sforzo in questo settore dando così un segnale forte. (gz)