Una collaborazione lunga trent’anni ha trovato un momento di forte riconoscimento. Il conferimento del titolo di professore onorario “Bruno Kessler” a Marc Bornstein, direttore della sezione Child and Family Research dell’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (Maryland, USA), è stata salutata come un gesto di amicizia e vicinanza scientifica particolarmente viva e sincera. Nell’aula magna di Palazzo Piomarta (Istruzione) a Rovereto la cerimonia si è svolta ieri pomeriggio davanti a un pubblico attento e numeroso. Molti, infatti, conoscono e apprezzano Bornstein per i suoi studi, coltivati in stretta collaborazione con il Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento attraverso gli anni. «Quella con Bornstein è stata un’interazione forte e stimolante per le iniziative che sono nate e fiorite grazie al contributo di quello che consideriamo un mentore e un amico» ha spiegato la direttrice del Dipartimento, Paola Venuti, nella tradizionale “laudatio” che precede il conferimento del titolo. «Due i programmi di ricerca che hanno caratterizzato il suo lavoro: il bambino, il genitore, la famiglia attraverso le prime due decadi di vita e lo sviluppo del bambino e la genitorialità in prospettiva multiculturale. Bornstein ha dato un enorme contributo alla psicologia dello sviluppo attraverso la creazione di strumenti per studiare l’interazione madre-bambino, utili a cogliere elementi universali o invece specifici delle varie culture. Bornstein è stato il primo a sviluppare in quest’area alleanze internazionali, fondamentali per identificare le pietre miliari dello sviluppo dei bambini nei loro tratti unici o invece comuni attraverso le culture. Questo titolo vuole essere anche l’occasione per ricordare il contributo che la collaborazione con Marc Bornstein ha apportato allo sviluppo scientifico e alla collaborazione internazionale che la nostra Università ha saputo far crescere e consolidare trovando anche applicazioni per la salute e il benessere psicologico delle famiglie del nostro territorio».
Bornstein – come si legge nella motivazione che ha accompagnato il conferimento del titolo – è considerato il fondatore dell’integrazione dell’approccio cross-cultural con metodi longitudinali sperimentali in una monumentale ricerca che ha coinvolto 14 Paesi ponendo le basi dello sviluppo tipico dalla nascita all’adolescenza e dell’influenza del ruolo materno nello sviluppo della mente. La sua più famosa ricerca cross-cultural ha portato a centinaia di pubblicazioni ed è stata raccolta in una serie di volumi di grande successo che costituiscono uno dei capisaldi della psicologia evolutiva a livello mondiale. Ha dato un contributo fondante all’Università di Trento con una collaborazione attiva fin dalla nascita del Dipartimento. Insieme a lui è iniziato lo studio del neurosviluppo legato alle relazioni parentali che poi è stato esteso alla comprensione di meccanismi innati della genitorialità con bambini con sviluppo atipico.
«Conferire a Bornstein il titolo onorario Bruno Kessler è il modo migliore per salutare e ringraziare una persona che ha dato tanto all’Università di Trento e ha contribuito alla costruzione di conoscenza, aiutandoci a progredire e a lavorare assieme. Molti infatti hanno lavorato per costruire qui a Rovereto un ambito di studi così solido e avanzato sulla genitorialità. E questo è precisamente ciò che l’Università è chiamata a fare nella sua missione: contribuire alla crescita civile e culturale non solo della comunità accademica stessa, ma anche del territorio in cui è inserita. Questo riconoscimento dunque va letto come segno di amicizia. Un gesto che ci onora e che ci rende felici perché segna anche che la nostra collaborazione proseguirà».
Un benvenuto a Bornstein è venuto anche dal Comune di Rovereto, rappresentato dalla vicesindaca e assessora all'istruzione, formazione e ricerca, Cristina Azzolini: «Oggi c’è bisogno di reimparare a utilizzare ragione e cuore, collegandoli di più tra loro. Di fronte a una realtà dura, che continuamente ci forza a reagire di pancia, abbiamo bisogno di persone che ci guidino e ci incoraggino a riflettere. Persone e studiosi come Bornstein, che oggi accogliamo come professore onorario non solo nella comunità universitaria, ma anche nella nostra città».
Ieri l'assegnazione da parte del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento
Bornstein è diventato professore onorario
Il Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento gli ha assegnato il titolo ieri in una cerimonia a Rovereto nella sede di Palazzo Piomarta. Lo studioso, considerato padre degli studi sulla genitorialità, ha dato un contributo fondante all’Ateneo trentino.