A margine dell’incontro il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon ha espresso soddisfazione per l’importante momento di confronto con i professionisti e ha evidenziato: «Il San Lorenzo è un ospedale che si integra bene nella rete ospedaliera provinciale, un punto di riferimento per la popolazione della Valsugana con un ruolo fondamentale nella rete dei servizi sanitari provinciali e una forte sinergia con l’ospedale Santa Chiara, che rappresenta il punto di riferimento per la casistica più complessa. Il nostro compito sarà quello di mantenere i livelli prestazionali raggiunti, grazie anche alla disponibilità e al senso di appartenenza delle persone che vi lavorano, valorizzando e rafforzando il forte legame con l’ospedale di Trento sul versante chirurgico – ortopedia, chirurgia ma anche urologia e chirurgia vascolare – e su quello medico (diabetologia, cardiologia, dialisi, terapie antalgiche) senza dimenticare le specificità che a Borgo Valsugana hanno trovato la loro sede principale e mi riferisco all’odontostomatologia, un riferimento per tutto il Trentino soprattutto per la chirurgia orale dei disabili e alla diagnostica cadiologica con sistemi Tac.
Il San Lorenzo di Borgo Valsugnana è dotato di 74 posti letto tra ordinari, day hospital e osservazione breve con 7 strutture complesse. In questo ospedale lavorano 191 professionisti sanitari di cui 7 primari, 8 coordinatori, 29 medici, 80 infermieri, 27 persone tra personale tecnico sanitario e della riabilitazione, 40 operatori socio sanitari e operatori tecnici dell’assistenza. Nel 2018 sono stati circa 3.207 le degenze per un totale di più di 21mila giorni di degenza e oltre 12.600 accessi al Pronto soccorso.