L'incontro, rivolto ai diversi attori del sistema della cultura trentino ed aperto dall'assessore Mirko Bisesti, è stato promosso per esaminare gli Orientamenti per la stesura delle Linee guida per le politiche culturali della Provincia autonoma. Ed ampio è stato il dibattito che, dopo l'illustrazione del documento sugli Orientamenti, si è sviluppato con decine di interventi, che all'evidenza delle criticità hanno unito idee e proposte.
"Fare rete e fare sistema è il primo passo, da fare tutti insieme" ha esordito l'assessore Bisesti aprendo l'incontro. "Il Trentino deve avere l'ambizione di valorizzare i propri talenti, uno degli obiettivi è comprendere come il sistema Trentino possa essere ancora più efficace, di come possa promuoversi all'esterno, C'è bisogno che i principali attori possano essere messi in grado di costruire una nuova progettualità e di vedere il loro lavoro valorizzato e rafforzato, e c'è bisogno di dare l'opportunità ai giovani di portare innovazione perché questo giova a tutta la società." Una sfida - ha sottolineato Bisesti - "che coinvolge e impegna anche la macchina amministrativa".
Ringraziando, dopo quasi tre ore di interventi, per i diversi e tanti contributi portati alla Conferenza e che "hanno dato spazio a critiche sane", lo stesso assessore ha voluto chiarire che l'intento è quello di "unire e non di creare contrapposizioni: lo spirito è quello di far sì che il Trentino possa realmente aprirsi ed esportare cultura. Vogliamo dare una immagine vera del Trentino, non è una missione disperata ma ci si deve credere e si deve volerlo fare".
Forte e ripetuto è stato, negli interventi ascoltati alla Sala della Regione, il richiamo al protagonismo dei giovani. "Il riferimento ai giovani è importante" - ha risposto Bisesti - "ma dobbiamo partire da un loro censimento, sapere quanti sono e quanti hanno voglia di fare cultura e arte. Iniziamo con degli obiettivi precisi da tenere però assolutamente monitorati, misurandoli, ci saranno progetti e assieme riusciremo a portare un contributo di analisi critica.
Gli Enti museale e il Centro Santa Chiara si devono aprire, no al distinguo tra centro e periferia".
Molte, come detto, le proposte alle quali Bisesti ha dedicato attenzione riprendendole al termine della Conferenza, a partire dallo Sportello per accedere ai finanziamenti europei, l'azione di sostegno che la Provincia potrebbe offrire alle associazioni culturali, specie quelle "minori", per accedere a canali di finanziamento alternativi a quello pubblico, il marketing territoriale ("Il Trentino ha trasmesso poco all'esterno, dobbiamo saper comunicare che abbiamo anche altro oltre ai bei paesaggi e alle montagne"), agli aspetti normativi, all'impiego del FUS (Fondo unico dello spettacolo).
"Fondamentale - ha concluso l'assessore - avere un po' meno di presunzione da parte di chi giudica gli altri. I finanziamenti sono importanti ma serve la voglia di fare."