La commemorazione trasmessa poco fa sul profilo Facebook della Provincia, che troverà spazio successivamente anche sulle reti locali, ha visto quindi gli interventi di Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, e di Francesco Frizzera, provveditore del Museo della Guerra di Rovereto. Moderati dal capo ufficio stampa della Provincia, Giampaolo Pedrotti, che si è avvalso anche di spezzoni dell'epoca per trasmettere il senso del conflitto, i due storici hanno illustrato due aspetti diversi delle vicende storiche trentine. Da un lato Ferrandi ha parlato del "Popolo scomparso", titolo di un famoso fotolibro trentino della Grande Guerra, spiegando come il "popolo trentino non abbia mai avuto una memoria pubblica adeguata", poiché all'indomani della fine della Prima guerra mondiale, con l'annessione al Regno d'Italia, "non si poteva parlare dei combattenti sotto altra bandiera". Ferrandi ha quindi concluso con una lettera di Piero Calamandrei, padre della Costituzione italiana, ma anche ufficiale italiano del Servizio propaganda, che prestò servizio proprio sul fronte trentino. Una lettera scritta dalla Vallarsa alla moglie, che ben illustra la situazione peculiare del Trentino.
Frizzera, invece, nel ricordare come il conflitto in Trentino iniziò un anno prima che nel resto d'Italia, nel 1914 appunto, ha illustrato le potenzialità distruttive di questa guerra e la tragedia vissuta dai trentini sul fronte galiziano, letteralmente decimati già nei primi mesi. Nel maggio del 1915 l'ingresso in guerra dell'Italia portò il conflitto nelle case dei trentini e quasi un terzo della popolazione venne sfollata: "Furono evacuati in condizioni che somigliano molto a quelle dei militari, non conoscevano le loro destinazioni che furono per la maggior parte le cosiddette 'città di legno' - ha commentato Frizzera -. Oggi sappiamo che vi furono 12.000 caduti, un numero sconvolgente, ma per i trentini non ci fu nemmeno la possibilità di sapere dove erano stati sepolti i propri cari, se qualcuno se ne stava prendendo cura. Tutto questo ci dà l'idea di come questo territorio sia stato colpito fin nel profondo dalla Grande Guerra e dalle sue conseguenze".
Questi gli appuntamenti dei prossimi giorni
Fondazione Museo Storico del Trentino
Attività per le scuole secondarie di primo e secondo grado
Venerdì 16 ottobre
Soldati e civili nella Grande Guerra
Un percorso online di un'ora con la Fondazione Museo storico del Trentino, dedicato ai trentini, soldati e civili, che hanno vissuto il dramma della prima guerra mondiale.
Partecipazione gratuita, durata 1 ora, su prenotazione scrivendo a edu@museostorico.it
Trento nella Grande Guerra
Un percorso a piedi per le vie della città per scoprire cosa ha significato la guerra per gli abitanti di Trento e del Trentino.
Partecipazione gratuita, durata 1,5 ore, su prenotazione scrivendo a edu@museostorico.it
Attività per la cittadinanza
Domenica 18 ottobre ore 14.00
Visita guidata al Forte di Cadine
Una fra le prime strutture militari costruite dagli Austriaci in Trentino: simbolo della fortificazione di un territorio che subirà il dramma della guerra.
Partecipazione gratuita, durata 1 ora, su prenotazione scrivendo a edu@museostorico.it
Federazione Schützen del Trentino
Sabato 17 ottobre ore 10.30
Momento di ricordo presso il Sacrario dedicato ai caduti austro-ungarici del Cimitero monumentale di Trento.
Video introduttivo: