La biomassa è una fonte energetica rinnovabile preziosa, largamente disponibile in Trentino, dove da sempre ed ancora oggi è utilizzata per il riscaldamento nelle proprie abitazione da una larga parte di cittadini, ma che se non usata in modo corretto - per alimentare impianti di vecchia generazione, non rispettando le norme di installazione o con una carente manutenzione e pulizia dell'impianto stesso, a partire dalle canne fumarie - può causare rilevanti emissioni inquinanti in atmosfera.
L'occasione, offerta agli abitanti di Novaledo, per verificare l'efficienza del proprio impianto domestico a biomassa è data dal progetto CA.MI.NO., iniziativa nata dal dibattito attorno alla realizzazione del nuovo impianto alimentato a biomassa recentemente entrato in esercizio presso lo stabilimento della Menz&Gasser di Novaledo.
Uno dei principali dati valutati è stato quello relativo al particolato potenzialmente emesso dal nuovo impianto rispetto al totale delle emissioni già presenti a Novaledo e riconducili alla stessa tipologia di sorgente, ovvero alla combustione della biomassa legnosa, proveniente anche dai piccoli impianti domestici. A titolo esemplificativo, tenuto anche conto della difficoltà di operare stime precise, è stata presentata alla popolazione una proiezione che equipara la possibile quantità massima annuale di emissioni di particolato potenzialmente proveniente dal nuovo impianto Menz&Gasser a quella prodotta da circa 40 – 55 piccole stufe domestiche “equivalenti” con consumo di circa 20 q.li di legna cadauno. Partendo anche da questa oggettiva considerazione, si è così concretizzata un’innovativa proposta, rivolta ad ogni cittadino di Novaledo, volta a trasformare l'avvio del nuovo impianto in un’opportunità di miglioramento complessivo della qualità dell’aria del proprio comune.
L’intento, sostenuto sia dalla Provincia, sia dall’azienda Menz&Gasser S.p.A., è quello di attivare un percorso partecipato ed aperto a tutta la popolazione di Novaledo volto al miglioramento funzionale e gestionale dei propri singoli impianti domestici funzionanti a biomassa legnosa. L’idea (un'iniziativa simile fu promossa a livello sperimentale già nel 2012-2013 a Bolentina, in Val di Sole) è stata successivamente approfondita e quindi trasformata appunto nel progetto denominato "CAmini MIgliori a NOvaledo" che si pone quali obiettivi il controllo ed il risanamento degli impianti termici domestici alimentati a biomassa legnosa nel Comune di Novaledo, al fine di ridurre le emissioni in atmosfera dei prodotti della combustione e di migliorare la corretta gestione degli impianti stessi.
L’Accordo di partenariato, oggi approvato dalla Giunta su proposta dell'assessore all'ambiente Mauro Gilmozzi, definisce, oltre che gli obiettivi e le modalità di realizzazione del progetto CA.MI.NO, i ruoli e gli impegni dei diversi partner di progetto. L’impegno finanziario che viene sostenuto dalla Provincia è stimato in un importo massimo di 60.000 euro, ai quali si aggiunge un uguale importo messo a disposizione dalla Menz&Gasser SpA, e consiste nella concessione di contributi da erogare previa l’approvazione di un bando rivolto ai cittadini di Novaledo (l'adesione al progetto è su base volontaria), le cui modalità verranno definite a breve da uno specifico provvedimento dopo il "monitoraggio" che verrà effettuato dall'Anfus, partner tecnico del progetto, in collaborazione con l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (APPA) e l’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia (APRIE).