
Creare opportunità di lavoro consentendo al tempo stesso ai Comuni di disporre di risorse umane per la realizzazione di interventi e progetti di interesse pubblico: è l'obiettivo del Protocollo d'intesa che verrà siglato nei prossimi giorni fra il Consorzio dei Comuni del bacino imbrifero dell'Adige, che dal 1956 si occupa di favorire il progresso economico e sociale della popolazione residente nei Comuni interessati dallo sfruttamento delle acque dei fiumi Adige, Noce e Avisio per la produzione di energia idroelettrica, e la Provincia autonoma di Trento. I progetti saranno definiti ed indicati alla Provincia dalle amministrazioni comunali interessate. A realizzarli saranno persone in cerca di occupazione, che dovranno presentare domanda presso i Centri per l’Impiego dell’Agenzia del Lavoro entro il 26 maggio, oppure anche già iscritte alle liste di Intervento 19. Come accade per i lavori socialmente utili i lavoratori disoccupati verranno assunti dalle cooperative affidatarie degli interventi e delle attività. "E' un'iniziativa importante - sottolinea il presidente Rossi - che utilizza risorse degli enti locali per la creazione di opportunità di lavoro i cui esiti vanno a vantaggio della comunità locale, si tratti di realizzare interventi nel verde pubblici piuttosto che in siti storico-artistici o in altri servizi rivolti al pubblico. In questo modo si crea un circuito virtuoso di cui beneficiano tutti: Non mera assistenza, ma responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti, chi aiuta e chi viene aiutato, e presta a sua volta la propria opera per il bene comune". "Si tratta di una novità assoluta - sottolinea a sua volta il vicepresidente Olivi - Per la prima volta i Bim, sollecitati dalla Provincia e dalle organizzazioni del lavoratori, hanno deciso di cooperare, assieme anche agli enti locali, al fine di sostenere un’occupazione diffusa sul territorio, guardando alle persone più deboli oggi presenti nel mercato del lavoro. Il sistema istituzionale in Trentino allarga le sue maglie, e quindi la sua capacità di operare assieme, e assume il lavoro come un degli elementi a cui dedicare impegno, risorse, energia. Questo risultato era stato da noi auspicato fin dall’inizio della legislatura: che il grande tema di offrire opportunità di inclusione fosse frutto di un’alleanza ampia, che coinvolga tutti coloro che hanno una qualche responsabilità pubblica. Il Trentino ancora una volta si pone insomma come punta avanzata di un modello che non è quello del sostegno al reddito punto e basta. L’obiettivo è migliorare sempre di più il patto fra le istituzioni che aiutano e i cittadini che si sentono attivi nella comunità. Il reddito viene garantito per una fase della vita, ma il beneficiario viene coinvolto in un progetto che restituisce qualità ai servizi pubblici, all'ambiente e agli altri ambiti in cui viene utilizzato". Immagini e interviste a cura dell'ufficio stampa |