Dopo diversi anni, dedicati agli espropri, alle opere di urbanizzazione e all’iter amministrativo urbanistico, la nuova area produttiva di Ravina è quindi pronta ad ospitare nuove attività manifatturiere. Soddisfazione è stata espressa da Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento.
«Due significative aree – ha sottolineato l’assessore Spinelli - sono state già cedute alle aziende Revolti Lattonerie, per un ampliamento, e ad Officine Margoni che vi realizzerà un nuovo stabilimento produttivo. Oggi firmiamo l’accordo con Barison Industry, mentre sono in corso trattative avanzate con altre aziende per i pochi lotti ancora a disposizione. Siamo certi che il Comune di Trento possa svolgere un importante ruolo di supporto, accompagnando con efficacia e tempestività l’iter autorizzatorio per l’edificazione di questi nuovi complessi produttivi che porteranno lavoro ed indotto sul territorio».
«La collaborazione ed il supporto di Trentino Sviluppo, con l’ausilio di Confindustria Trento – osserva il presidente Graziano Barison - è stato il binomio vincente che ha creato i presupposti per consolidare la nostra crescita, rafforzando la nostra posizione patrimoniale ed ampliando la produzione industriale nel nuovo stabilimento, con l’obiettivo di aumentare la presenza sui mercati internazionali».
«Siamo felici – commenta Roberto Busato, direttore generale di Confindustria Trento - di avere contribuito, attivandoci presso la Provincia autonoma di Trento e Trentino Sviluppo, al perfezionamento di questa operazione. La disponibilità di nuovi spazi adeguati ai suoi piani di sviluppo, mette un'ottima impresa trentina in crescita nelle condizioni di continuare a lavorare sul nostro territorio, con ovvie ricadute per tutta la comunità. Mi piace evidenziare che questo episodio è ancora una volta il risultato di una collaborazione efficace tra pubblico e privato, un'ulteriore conferma che fare sistema funziona».
La nuova sede di Barison Industry sorgerà a Ravina, nell’area produttiva del sobborgo, in località Stella, su un terreno di proprietà di Trentino Sviluppo, acquistato ad un valore di 1,8 milioni di euro, agevolati per effetto del contributo provinciale previsto dalla “Direttiva Aree industriali”. Barison curerà la realizzazione di un capannone industriale di oltre 3.000 metri quadrati, con un magazzino interrato e locali tecnici e un primo piano adibito a uffici. L’area esterna sarà di quasi 4.000 metri quadrati. Per quanto possibile l’azienda affiderà progettazione e lavori ad imprese locali.
Barison, che ha formalizzato l’impegno ad investire almeno 250.000 euro in macchinari e nuove linee produttive, si impegna a raggiungere, a partire dal 2022, le 58 unità lavorative annue (partendo dalle 53,5 attuali) e a mantenerle almeno fino al 2030. Già dal prossimo anno le unità lavorative saliranno a 56. Le forze lavoro dovranno provenire anche dalle liste di mobilità e dai progetti di alternanza scuola-lavoro.
Contestualmente Trentino Sviluppo acquisirà l’attuale sede operativa di Barison Industry, situata a Spini di Gardolo, in via Vienna, ormai troppo stretta per l’attività di quest’ultima, concedendola per ora in affitto all’azienda fino all’avvenuto e completato trasloco a Ravina per poi valorizzarla per nuove iniziative del settore artigiano che vi potranno trovare sede.
Trentino Sviluppo supporterà inoltre Barison Industry nei rapporti con l’Agenzia provinciale per l’incentivazione alle attività economiche, nel promuovere rapporti di collaborazione con altre aziende e partner/fornitori del territorio e nel campo del trasferimento tecnologico con l’Università di Trento e con ProM Facility, il laboratorio di prototipazione meccatronica di Polo Meccatronica a Rovereto.
La storia scritta da Barison Industry inizia nel 1965 allorché Angelo Barison avvia la produzione di contenitori in acciaio inox destinati al settore enologico e chimico. Negli anni successivi la specializzazione si è concentrata sulla progettazione e fabbricazione di impianti per la produzione di distillazione di alcolici e birra, adottando via via tecnologie sempre più innovative. Oltre alla diversificazione produttiva l’azienda ha costruito negli anni un’ampia rete di distributori, rivenditori, agenti, sparsa in tutti i continenti. Il mercato di riferimento copre oggi l’Unione Europea, gli USA, Canada, Cile, Australia ed alcuni paesi dell’ex Unione Sovietica. L’export rappresenta nell’ultimo quinquennio il 50% del valore di produzione. L’attività̀ produttiva si svolge su commessa è il frutto di una progettazione su misura e di una realizzazione sartoriale: dimensioni, caratteristiche e funzionalità degli impianti Barison sono completamente personalizzati, per rispondere sia alle esigenze del piccolo produttore che a quelle della grande industria. (d.b.)
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa