«Esprimo soddisfazione per i progetti inseriti in graduatoria – commenta Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento – che daranno sicuramente impulso ai territori di montagna. Al contempo vorrei rassicurare quanti sono rimasti esclusi che la Provincia sta già lavorando ad un nuovo bando per sostenere l'iniziativa imprenditoriale dove fare impresa può essere meno scontato e più complesso».
L’intento del “Bando Montagna” era quello di dare impulso alla progettualità delle aziende trentine, non limitandosi a semplici finanziamenti di attrezzature e consulenze. Per questo, oltre ai requisiti essenziali, soddisfatti con la sede in un comune con meno di 7.000 abitanti e altitudine superiore ai 400 metri, era imprescindibile l’elaborazione di progetti che introducessero prodotti o servizi nuovi sul mercato.
La Commissione di valutazione ha dunque privilegiato le domande in cui si ravvisavano aspetti di innovazione e originalità con una vision di ampio respiro: 59 sono dunque quelle entrate in graduatoria nella categoria A (contributi per investimenti fissi e/o per servizi di consulenza), mentre un’impresa soltanto ha chiesto l’ingresso di Trentino Sviluppo nel proprio capitale sociale, a fronte di un investimento privato di pari valore (“pari passu”).
Le 59 ritenute finanziabili con contributi a fondo perduto rientrano in otto delle categorie produttive previste dal bando, con percentuali maggiori nel manifatturiero con utilizzo materiali locali, sostenibili e attenti alla filiera del riciclo (28,8%), nella trasformazione di prodotti agricoli e alimentari (25,5%) e in meccanica, robotica e automazione (16,9%). Seguono la protezione dell’ambiente e la produzione di tecnologie per l’agricoltura di montagna (entrambe 8,5%), poi bioedilizia ed edilizia in legno (6,8%), il riuso ed economia circolare (3,4%) e i sistemi di tracciamento persone (1,7%).
Dalle prime elaborazioni statistiche, le aziende beneficiarie risultano relativamente recenti e di piccole dimensioni. Oltre il 50% di esse è stata costituita dopo il 2009 e solo due si sono dichiarate medie imprese. La media dei contributi richiesti raggiunge i 71 mila euro per iniziativa imprenditoriale.
Escludendo la Valle dell’Adige, completamente al di sotto dei 400 metri di altitudine, tutte le comunità di valle sono interessate dai benefici economici del Bando Montagna. Le Giudicarie e l’Alta Valsugana sono le due aree geografiche che contano il numero più alto di beneficiari, rispettivamente 11 e 9. A seguire vi sono la Val di Sole (7 domande ammesse), la Val di Non (5), Fiemme e Vallagarina con 4 domande ciascuna.
La graduatoria è pubblicata sul sito web trentinosviluppo.it . I finanziamenti saranno erogati alla conclusione di ogni progetto, a fronte delle spese effettivamente sostenute. (c.g.)