Il progetto di corridoio del Brennero, è stato sottolineato durante la riunione, è ancora in una fase istruttoria per quanto riguarda il Trentino e quindi le amministrazioni locali avranno la possibilità di incidere. RFI ha comunicato di essere pronta al confronto con le amministrazioni pubbliche per trovare assieme le soluzioni più opportune e, a questo fine, ha comunicato che si rende necessario completare i sondaggi geologici. Attraverso i sondaggi integrativi si potrà capire dove modificare la procedente progettazione sulla base anche delle osservazioni ricevute oggi. Il nuovo progetto sarà poi oggetto di confronto. L'osservatorio, che si attiverà ufficialmente con la firma dell'accordo e si avvarrà del supporto di un comitato scientifico, sarà l'organismo cui potranno pervenire anche segnalazioni di problemi da parte di soggetti pubblici e privati. Avrà quindi un compito molto importante di interfaccia con la comunità.
Il commissario Fabris ha sottolineato che i progetti di circonvallazioni di Trento e Rovereto nascono da accordi politici locali, a garanzia della limitazione dell'impatto ambientale dell'infrastruttura, non da esigenze funzionali di chi progetta la linea.
L'incontro è servito anche per parlare del corridoio del Brennero nel suo complesso. E' stato ribadito quanto l'opera sia considerata strategica nell'ottica di spostare il traffico dalla gomma alla rotaia. "Si tratterà - ha aggiunto l'assessore Gilmozzi - di una rete di comunicazione a cui guarderanno con interesse anche altri territori e la cui realizzazione avrà un impatto sull'intero sistema logistico trentino".
L'attivazione dell'osservatorio è tra i punti qualificanti della presidenza trentina, iniziata nel novembre del 2014, della Comunità d'Azione del Brennero. Tra gli obiettivi dell'accordo illustrato oggi, che sarà firmato prossimamente, c'è la realizzazione di un percorso partecipato e di confronto con la cittadinanza, associazioni, organizzazioni e portatori di interesse. (lr)
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