
Mantenere i servizi sul territorio, puntando sul digitale, individuandone anche di nuovi, e continuando ad evitare che il "digital divide", oggi caratterizzato come fenomeno culturale e sociale, diventi una concreta differenza tra centri e periferie in termini di opportunità per i cittadini. Questo è il tema principale attorno al quale ruota la scelta di investire nelle infrastrutture tecnologiche in due territori che hanno da tempo dimostrato di credere che questo settore sia volando per l'economia e la società. Su questo sono emersi molti punti in comune tra due realtà istituzionali che condividono, oltre che uno speciale "status" giuridico, molte caratteristiche territoriali. Nell'incontro di oggi si è parlato di modelli di business per la realizzazione della Banda Ultra Larga, di come declinare sul territorio la strategia italiana, di tecnologie abilitanti relative all'erogazione dei servizi. Si prevede di approfondire lo sviluppo di progetti comuni come il Data Center unico territoriale, l'interconnessione delle reti di telecomunicazioni pubbliche, il possibile mutuo Disaster recovery, un Cloud della pubblica amministrazione. Fondamentale, per un possibile accordo di collaborazione, è l'analisi del quadro normativo che, sia per il Trentino che per il Friuli Venezia Giulia, è caratterizzato dai rispettivi Statuti di autonomia, che annoverano competenze sinergiche molto importanti come quelle in campo urbanistico e ora, per il Trentino, anche fiscale. Importante in questo caso sarà anche confrontarsi con le normative più avanzate in Europa come, è emerso durante il confronto, quella della Slovenia. Si pensa anche di collaborare in termini di analisi di impatto della banda larga sul territorio per verificare l'effetto e il beneficio concreto che portano le infrastrutture e le tecnologie per l'economia locale. L'eventuale accordo di collaborazione potrà essere poi esteso ad altre regioni promuovendolo nell'ambito della neo costituita Commissione per l'Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Il piano provinciale per la Banda Ultra Larga 2015-2019, che è stato presentato all'incontro, prevede un investimento di circa 67,5 milioni di euro per portare su tutto il territorio 30 megabit per le utenze domestiche e 100 megabit per quelle professionali, ossia industriali, per operatori turistici, artigiani e professionisti, oltre che a tutte le scuole. (lr) -