Posto sulla sommità di uno sperone del monte Vignola, il castello di Avio domina la Vallagarina da oltre dieci secoli. La splendida struttura è appartenuta quasi ininterrottamente alla nobile famiglia dei Castelbarco che nel corso del Medioevo trasformò la fortezza in una vera e propria corte feudale, meta di artisti e intellettuali. Il presidente Sgarbi è stato catturato in particolare dagli affreschi trecenteschi della Camera dell’Amore e del Mastio, oltre che dai giardini. Ed è proprio l'area esterna che il critico d'arte ritiene possa essere impreziosita da alcune sculture. A margine della visita guidata, a cura del direttore Armani, Elena Chincarini (Apt) ha parlato del progetto dell'Azienda di promozione turistica, che vuole scommettere in particolare sulle bellezze storico-artistiche, accanto alle peculiarità naturalistiche e agronomiche, per il rilancio turistico del territorio. “Il Mart dispone di un ricco deposito, grazie soprattutto a tante donazioni, che meritano di essere esposte al pubblico. Di qui l'idea di delocare queste opere all'interno dei luoghi straordinari che il Trentino vanta: dai musei alle sedi istituzionali” sono state le parole di Sgarbi, che riferendosi alla mostra di Garbari alle Albere ha osservato: “Il successo di quell'esposizione è la migliore risposta alle voci critiche”. Osservando gli spazi del castello di Avio, Sgarbi ha aggiunto che “un luogo così importante, al confine con le altre Regioni del Nord Italia, è perfetto per ospitare una grande mostra di sculture: un' esperienza di questo genere ha interessato in passato la valle dei Templi di Agrigento e potrebbe dunque rendere ancora più affascinate questo luogo, così come il giardino dei Ciucioi”.
Immagini e interviste a cura dell'Ufficio Stampa
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