L’Inps ha, infatti, chiarito nei giorni scorsi che chi riceve un sostegno provinciale alla natalità e alla famiglia per più di 1.032 euro l’anno (86 al mese) potrebbe vedere ridotto il proprio assegno familiare nazionale. I due sussidi non si escludono a vicenda, ma superando tale soglia figurano come redditi anche i contributi alla famiglia erogati su iniziativa delle Province autonome di Trento e Bolzano e ciò comporta un aumento del reddito totale su cui si calcola il sussidio nazionale, che verrebbe quindi ridotto. Una norma, comunque, rassicura l’Inps, non retroattiva.
"E’ mia intenzione illustrare al ministro Locatelli le criticità emerse in Provincia e valutare insieme al Governo nazionale possibili proposte che permettano la coesistenza delle due misure di sostegno al reddito famigliare – spiega l’assessore Segnana – onde evitare di penalizzare numerose famiglie trentine. Valuteremo dunque, insieme a Bolzano, quali iniziative intraprendere per disciplinare la sovrapposizione dei benefici statali con quelli provinciali”.