Questi i prossimi passaggi che coinvolgeranno la Provincia autonoma di Trento congiuntamente agli altri enti del comparto pubblico (Azienda sanitaria, Upipa e Consorzio dei Comuni):
marzo
- informativa ai dipendenti riguardo lo strumento Sanifonds e gli aspetti inerenti la gestione dei dati personali e le modalità di iscrizione che avverrà entro il 15 aprile 2016,
- avvio dei necessari adeguamenti agli applicativi informatici (gestione della denuncia mensile INPS-ListaPosPA);
aprile e maggio
- invio liste iscritti e completamento procedure;
- versamento contribuzione 2015 e 2016.
"Sanifonds Trentino" è un nuovo strumento di sanità integrativa che interessa attualmente i dipendenti della Provincia autonoma di Trento (e dei suoi enti strumentali pubblici), dei Comuni e delle Comunità, delle Aziende pubbliche servizi alla persona. Al Fondo Sanitario Integrativo sono iscritti, per contratto collettivo, tutti i dipendenti di questi enti, "salvo diversa indicazione scritta da parte del lavoratore".
L'adesione al fondo non comporta per il dipendente alcuna spesa e nessun adempimento amministrativo. Per contro invece chi è iscritto al fondo può beneficiare dei rimborsi - previsti dagli accordi che ne regolano l'operatività - che copriranno parte delle spese sostenute per prestazioni non coperte, o coperte in parte, dal servizio sanitario o da altri enti pubblici. Le richieste di rimborso riguarderanno le spese per prestazioni sanitarie fruite a partire dall'1 gennaio 2015, per espressa previsione del nomenclatore approvato da "Sanifonds" nel 2015.
L'istituzione di "Sanifonds Trentino" nasce da una iniziativa delle parte sociali, datoriali e sindacali, con un atto del luglio 2013, per introdurre l'assistenza sanitaria integrativa nei settori dove questa non esisteva (pubblico impiego in primo luogo, ma non solo) e promuoverne l'utilizzo "territoriale" dove già esistente. I fondi sanitari integrativi sono infatti un istituto in genere previsto dalla contrattazione collettiva nazionale o aziendale che appartiene alla categoria dei cosiddetti “fringe benefits” o “retribuzioni in natura”. Ciò significa che all'interno della contrattazione, sia pubblica che privata, una parte di risorse destinabili alla retribuzione è invece finalizzata alla copertura di prestazioni sanitarie, con vantaggi di carattere fiscale e contributivo.