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Nel corso del 2016 le Reti di Riserve hanno organizzato sui loro territori dei tavoli di confronto, coinvolgendo i principali attori locali nell’ideazione di progetti ed interventi nel campo del turismo sostenibile. Questi incontri hanno permesso di coinvolgere complessivamente un gran numero di soggetti locali: 67 operatori privati, 22 pubbliche amministrazioni, 15 tra aziende per il turismo e consorzi turistici, 46 tra associazioni, musei e simili. Da questi processi partecipati sono emerse complessivamente 256 azioni, che ci si impegna – nell’ipotesi di accoglimento della candidatura - ad attuare nei cinque anni di validità della Carta, dal 2017 al 2021. Queste azioni costituiscono il piano di azioni che la Provincia autonoma di Trento invierà nei prossimi giorni per la candidatura di adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile.
La Carta Europea del Turismo Sostenibile è stata elaborata nel 1991 dalla Federazione Europarc, un’organizzazione europea che riunisce più di 400 aree protette. Oltre a essere il riferimento della politica turistica delle aree protette dell’Unione Europea, la Carta ha rappresentato per i parchi la prima importante occasione di confronto su tematiche, come il turismo sostenibile, che vanno oltre la conservazione e la tutela ambientale, passando da un concetto di tutela passiva del proprio territorio ad un concetto più ampio ed esteso di “conservazione attiva. (lr)