Il periodo che va dall'inizio della gravidanza ai due anni di vita del bambino – i cosiddetti 1.000 giorni – rappresenta una finestra unica di opportunità per porre le basi di uno sviluppo fisico e cognitivo ottimale delle persone e per prevenire malattie acute e croniche. Tutto ciò a vantaggio della comunità. È fondamentale quindi – nel pianificare le politiche di tutela e promozione della salute delle persone e della comunità e nel migliorare l’offerta assistenziale – investire in questa fase cruciale della vita.
L’Azienda sanitaria, attraverso le proprie strutture e il lavoro quotidiano dei propri operatori, riconosce concretamente la centralità dei diritti dei bambini e delle loro famiglie. Il Santa Chiara di Trento è stato riconfermato dall'UNICEF “Ospedale amico dei bambini”, avendo garantito negli anni gli standard richiesti da Organizzazione mondiale della sanità e UNICEF, da sempre impegnate nel promuovere e sostenere l’allattamento materno e la corretta alimentazione infantile all'interno delle strutture sanitarie. La cerimonia con la consegna della pergamena da parte dell’UNICEF si è svolta oggi nell'auditorium dell’ospedale alla presenza della direzione di Apss e dell’ospedale, del dirigente del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia e dei rappresentanti del Comitato UNICEF Trento. Il Santa Chiara è stato riconosciuto “Ospedale amico dei bambini” per la prima volta nel 2014 ed è stato riconfermato nel 2017 dopo un’attenta valutazione da parte dell’UNICEF delle buone pratiche messe in atto dagli operatori, “testate” anche attraverso una serie di interviste alle donne in gravidanza e alle neomamme. La riconferma è una dimostrazione della professionalità degli operatori, impegnati costantemente nel garantire ottimali livelli di assistenza nell'allattamento materno e più in generale nel mantenere al centro dell’attenzione il benessere psico-fisico di mamme, neonati e anche papà.
Il riconoscimento all'ospedale Santa Chiara di Trento si inquadra in un più ampio processo di riqualificazione dell’assistenza alle madri e ai neonati in un’ottica di collaborazione e di integrazione dei punti nascita e delle strutture territoriali della provincia di Trento. Provincia, Azienda sanitaria e UNICEF hanno lavorato fianco a fianco per sviluppare in tutto il Trentino una rete di ospedali e comunità riconosciuti e impegnati nel percorso “Amici dei Bambini”, secondo gli standard di qualità Oms-UNICEF già raggiunti dal Santa Chiara. Anche gli ospedali di Rovereto, Cles e Cavalese e tutto l’ambito territoriale hanno iniziato infatti il percorso per essere riconosciuti “Ospedali amici dei bambini” o “Comunità amica dei bambini”, superando la prima fase della valutazione UNICEF. Il percorso proseguirà con altre due fasi per arrivare al riconoscimento entro il 2021.
Del generale processo di riqualificazione dell’assistenza materno-infantile in Trentino si discuterà nel dettaglio nel corso del convegno che si terrà domani, 17 marzo, nell’Auditorium del centro servizi sanitari di Apss “Insieme per la salute materno infantile”. Obiettivo del convegno – che sarà aperto dai saluti istituzionali dell’assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni – è quello di condividere con la comunità lo stato del programma provinciale “Ospedali e comunità amici dei bambini”, dare voce con una tavola rotonda ai protagonisti sanitari e non che operano all'interno di alleanze per la salute materno-infantile e il benessere della comunità e, in particolare, presentare il documento di Politica aziendale per la salute materno-infantile, l’alimentazione dei bambini e l’allattamento. La politica verrà sottoscritta dalla direzione strategica di Apss e impegnerà tutto il sistema sanitario locale a riconoscere la centralità dei diritti dei bambini e delle loro famiglie, a sostenere i genitori in scelte consapevoli e informate per la salute e l’alimentazione dei bambini, secondo pratiche Oms-UNICEF basate su prove di efficacia e libere da interessi commerciali. Nel dettaglio le politiche prevedono: l’adeguata accoglienza di bambini e genitori nei servizi e strutture Apss, con l’allestimento di spazi per l’allattamento e il cambio; formazione specifica per tutti gli operatori a contatto con bambini e genitori, sostegno concreto ai genitori, in termini di informazione chiara aggiornata e indipendente ma anche in termini di aiuto pratico nella cura e assistenza del bimbo; incoraggiamento al parto naturale e al contatto genitori-bambino fin dai primi momenti; incentivazione all’allattamento e ad un’alimentazione sana e naturale.
«Il riconoscimento all'ospedale Santa Chiara, ma nel complesso tutto l’insieme delle azioni che Provincia e Apss stanno mettendo in campo con il supporto dell’UNICEF, nel pieno riconoscimento della centralità dei diritti dei bambini e delle famiglie, significa gettare le basi per la crescita di persone sane, a beneficio di tutto il sistema e della comunità, e fare un investimento sul nostro futuro», ha dichiarato il direttore generale di Apss Paolo Bordon. «L’auspicio è quello di rendere sempre più solida questa alleanza tra istituzioni, operatori sanitari, associazioni e famiglie. Nell'impegno comune che ci vede mirare ad un continuo miglioramento dei nostri standard di assistenza per la tutela e la promozione della salute delle persone e della comunità».
«Il programma dell’UNICEF “Ospedali amici dei bambini”, che vede ad oggi accreditati oltre 23 mila ospedali in più di 150 paesi, 26 in Italia, rappresenta uno dei più vasti programmi al mondo per la promozione e la diffusione della cultura dell’allattamento” – ha dichiarato Giacomo Guerrera, Presidente dell’UNICEF Italia. “La riconferma dell’Ospedale Santa Chiara a “Ospedale amico dei bambini” rappresenta un ulteriore passo in avanti per la promozione della salute materno-infantile. Questo significa migliorare le pratiche assistenziali rendendo protagonisti i genitori e sostenendoli nelle scelte per l’alimentazione e le cure dei propri bambini».
L’iniziativa internazionale “Baby Friendly Hospital - Ospedale Amico dei Bambini” è stata lanciata nel 1991 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) per assicurare che tutti gli ospedali accolgano nel miglior modo possibile i bambini neonati e che divengano centri di sostegno per l’allattamento materno. Un Ospedale amico compie una trasformazione dell’assistenza a mamme e bambini nel proprio punto nascita, applicando i “Dieci passi per la promozione, la protezione ed il sostegno dell'allattamento materno”.
In Italia sono attualmente riconosciuti 26 ospedali che, con le 7 Comunità Amiche dei Bambini e i 3 Corsi di Laurea Amico dell’Allattamento, formano il programma UNICEF: Insieme per l’Allattamento.