Gli interventi di potenziamento dei posti per terapia intensiva e semintensiva riguarderanno gli ospedali di Trento, Rovereto, Cles, Arco. Per quanto riguarda gli interventi nei diversi Pronto soccorso provinciali – a Trento, Rovereto, Cles, Arco e Cavalese - non sono previste significative variazioni del modello assistenziale ma variazioni organizzative collegate alla riorganizzazione dei flussi dei pazienti, con la realizzazione di percorsi separati e aree “filtro” per la gestione di pazienti con patologie infettive trasmissibili.
Sul versante delle nuove assunzioni e della remunerazione delle ore straordinarie il finanziamento statale destinato alla Provincia autonoma di Trento copre solo l'anno 2020 ed è pari a euro 3.836.677,00. Va precisato che le assunzioni saranno a tempo determinato, per il 2021 l'amministrazione provinciale si riserva di integrare, se non arriveranno altre risorse.
Per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali è previsto un finanziamento statale in conto capitale pari a euro 16.269.428,00. Di questi, la somma più rilevante, pari a circa 8,5 milioni, viene destinata dal Piano all’aumento dei posti letto in terapia intensiva. Quasi 5 milioni vengono destinati invece ai posti in terapia semintensiva. Poco meno di due milioni di euro verranno investiti nella separazione dei percorsi di accoglienza e alla ristrutturazione dei pronto soccorso e 90.000 euro al potenziamento del servizio di Trentino Emergenza 118.
Il Piano richiesto dal Governo ha come obiettivo fronteggiare eventuali emergenze pandemiche
Approvato la proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera post-Covid: più che raddoppiate le terapie intensive
78 posti per terapia intensiva in luogo degli attuali 32, con conseguenti nuove assunzioni di personale medico, infermieristico e tecnico, per 3,8 milioni di euro, e circa 16 milioni di euro per i conseguenti interventi di edilizia sanitaria e di acquisto degli automezzi, da suddividersi sui vari reparti e sulle varie tipologie di intervento (terapia intensiva, terapia semintensiva, separazione dei percorsi di accoglienza e ristrutturazione dei pronti soccorso, potenziamento della rete di Trentino Emergenza): sono le principali misure previste dalla proposta di Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore alla salute e politiche sociali Stefania Segnana. Il piano, inviato al Ministero per la salute, per la sua approvazione (entro 30 giorni) è previsto dal cosiddetto “Decreto rilancio” (DL 34/2020) e ha l’obiettivo di adeguare i sistemi sanitari regionali ad eventuali successive fasi di emergenza pandemica.
"Si tratta di un passaggio importante per la nostra rete ospedaliera - commenta l'assessore Segnana - che vede non solo una riorganizzazione strutturale ma anche organizzativa, con assunzioni di personale, e un potenziamento degli ospedali sia centrali che di valle per affrontare un eventuale ritorno del contagio, che ovviamente nessuno si augura".
"Si tratta di un passaggio importante per la nostra rete ospedaliera - commenta l'assessore Segnana - che vede non solo una riorganizzazione strutturale ma anche organizzativa, con assunzioni di personale, e un potenziamento degli ospedali sia centrali che di valle per affrontare un eventuale ritorno del contagio, che ovviamente nessuno si augura".