I Piani di studio del secondo ciclo sono costituiti da un Regolamento che ne definisce l’impianto, sulla base del quale l’Amministrazione provinciale ha elaborato le Linee guida approvate oggi dalla Giunta provinciale, con lo scopo di fornire indicazioni orientative alle scuole per la formulazione dei Piani di studio di istituto. Le linee guida offrono infatti spunti di natura culturale-metodologica, che facilitano le scuole a sviluppare gli specifici Piani di studio di istituto.
L'iniziativa riveste una doppia valenza: in primo luogo tiene conto della necessità di adeguare il sistema formativo provinciale del secondo ciclo all'evoluzione e ai cambiamenti intervenuti sul piano legislativo e culturale, economico e sociale ai vari livelli internazionale, nazionale e provinciale. In secondo luogo, si pone come contributo alla riflessione dei singoli e della comunità educativa sulle trasformazioni e sulle nuove prospettive della scuola nel campo dell'apprendimento e per un più stretto rapporto con la dimensione sociale del contesto territoriale.
Valorizzando le sollecitazioni più significative della dimensione internazionale che caratterizza la società di oggi, il documento vuole porre le basi per una revisione critica del tradizionale impianto curricolare e delineare una proposta, da tradurre in termini operativi in campo metodologico e didattico, centrata su un'impostazione dell'insegnamento/apprendimento per competenze.
La scelta del curricolo per competenze caratterizza, come già avvenuto per il primo ciclo, anche i percorsi del secondo ciclo e rappresenta un elemento strutturale decisivo per l'acquisizione di conoscenze e abilità fondamentali per un efficace processo di apprendimento e per affrontare le sfide del cambiamento. Una didattica per competenze infatti, pur mantenendo saldo l'impianto disciplinare, può determinare un significativo cambiamento anche in ambito valutativo, favorendo la responsabilizzazione dello studente e la sua consapevole partecipazione ai processi di valutazione.
Le competenze di cittadinanza, il progetto Trilinguismo, l'approfondimento della specialità trentina, sotto il profilo storico e istituzionale, l'alternanza come metodologia curricolare che implementa e arricchisce le competenze delle diverse aree disciplinari di indirizzo e di area comune costituiscono i punti fermi del documento.
Per ciò che concerne il futuro, le Linee guida tracciano infine prospettive di ulteriore sviluppo del sistema educativo trentino per la realizzazione concreta di percorsi condivisi di raccordo fra primo e secondo ciclo nel senso del curricolo verticale e nello sbocco post-diploma, nei confronti dell'Università e del mondo del lavoro, strade già intraprese da singole realtà con esiti interessanti da consolidare e mettere a sistema.