Da alcuni anni si registra un crescente interesse per le tematiche della partecipazione nei più diversi settori: dalle politiche sociali alla prevenzione, dalla promozione della salute alla rigenerazione urbana. La costruzione di coesione sociale e di qualità di vita, attraverso l'azione congiunta di istituzioni, terzo settore e cittadini attivi, è una prospettiva di intervento indicata da molte leggi e raccomandata da una vasta letteratura scientifica.
La collaborazione diventa quindi il processo cardine del lavoro sociale: diverse discipline, infatti, evidenziano l'importanza cruciale di fattori come la fiducia e la solidarietà nel determinare condizioni di benessere individuale e sviluppo sociale. Gli approcci partecipativi sono chiamati oggi a rimodularsi sui tratti di società locali profondamente, mutati sul piano demografico (invecchiamento, immigrazione), occupazionale (flessibilità, precarietà) e culturale (valori, stili di vita).
Si tratta perciò di porsi, per gli anni a venire, in una prospettiva di azione capace di orientarsi verso un welfare societario e plurale, basato su principi e metodologie capaci di valorizzare le competenze, formali e informali, presenti in una comunità.
Ennio Ripamonti è psicosociologo e formatore. È autore del volume COLLABORARE, metodi partecipativi per il sociale (nuova edizione 2018) – Carocci editore. Laureato in filosofia a indirizzo psicologico si è specializzato in formazione degli adulti presso l’Università degli Studi di Milano. Ha compiuto parte del suo training in America Latina e negli Stati Uniti approfondendo i temi della psicologia di comunità e della pedagogia sociale. Da oltre vent'anni si occupa di programmi di sviluppo di comunità nel campo delle politiche di welfare, prevenzione, cittadinanza attiva, rigenerazione urbana e politiche giovanili.
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sui temi dell’animazione sociale, lo sviluppo di comunità e il lavoro con i gruppi territoriali.