La legge provinciale 10 del giugno scorso sulla scuola definisce gli obiettivi generali del processo formativo e gli standard da conseguire nel corso del contratto di apprendistato, nel rispetto degli standard nazionali. I provvedimenti approvati oggi ne completano il quadro regolatorio. Contestualmente è stato approvato anche un protocollo sottoscritto dalla Provincia con le Parti sociali in materia di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. Le finalità del protocollo sono: dare attuazione ai Decreti Ministeriali con l’obbiettivo di rilanciare l’apprendistato di primo e terzo livello, anche al fine di ridurre la dispersione scolastica e universitaria; ampliare l’offerta formativa e al contempo rafforzare il collegamento fra mondo scolastico e lavorativo; consentire ai giovani l’acquisizione di titoli di studio utili all’inserimento mirato nel mercato del lavoro; attivare forme contrattuali di qualità incentrate sul connubio studio/lavoro e sulla valorizzazione dell’apprendimento nel contesto lavorativo.
A partire da settembre, infatti, i ragazzi con almeno 15 anni di età potranno essere iscritti a scuola e contemporaneamente lavorare. Ad esempio uno studente, se iscritto alla formazione professionale, frequenterà la scuola per 640 ore il secondo anno e 533 ore il terzo, quarto e quinto anno. Il tempo restante sarà impegnato in azienda e il datore di lavoro lo potrà pagare proporzionalmente alla sua anzianità di servizio: il 50% della retribuzione dell’inquadramento finale il primo anno, il 60% il secondo, il 70% il terzo e il 75% il quarto anno e seguenti.
Durante le ore di formazione a scuola il ragazzo non sarà retribuito, sarà poi riconosciuto un ulteriore sgravio retributivo per circa 400 ore dedicate all’addestramento professionale in azienda (per queste ore il datore di lavoro pagherà solo il 10% della retribuzione). Per i ragazzi più impegnati, che a scuola otterranno valutazioni equivalenti o superiori all’8, dimostrando quindi particolare impegno sia nello studio che nel lavoro, è previsto un incentivo economico pari al 10%. Dal prossimo settembre in Trentino l’apprendistato sarà inoltre possibile sia con contratti stagionali, sia con contratti in somministrazione.
Grazie ai recenti accordi sottoscritti dalla Provincia autonoma di Trento con il Ministero del Lavoro, le imprese trentine che ospiteranno apprendisti potranno inoltre partecipare al bando Fixo Italia Lavoro per ottenere un contributo alla formazione fino a 3.000 euro e attivare, in collaborazione con la Camera di Commercio, un portale in cui le aziende possono dichiarare la disponibilità ad accogliere degli apprendisti. Questa iniziativa in collaborazione con la Camera di Commercio verrà presentata a breve alla stampa. (c.ze.)
In allegato le slides e il protocollo