Il funzionamento è piuttosto semplice: quando due persone che hanno scaricato l'app sul proprio cellulare si incontrano, i rispettivi cellulari si scambiano un codice alfanumerico, definito identificativo anonimo, tracciando così i diversi contatti che le persone possono avere nel tempo (non sono memorizzati e tracciati né i dati anagrafici delle persone, né i dati relativi alla geolocalizzazione delle stesse).
Quando una persona risulta positiva al tampone Covid-19, viene contattata da un operatore sanitario per la necessaria indagine epidemiologica, che gli chiede anche se ha installato la App Immuni sul proprio cellulare. Se la risposta è positiva allora l'operatore deve chiedergli di aprirla e, attraverso una specifica funzione, di generare un codice OTP, di dieci caratteri, necessario per risalire ai codici dei contatti.
A questo punto il paziente comunica all'operatore il codice OTP, che l'operatore inserirà in un gestionale dedicato, accessibile attraverso il Sistema Tessera Sanitaria unitamente alla data di inizio dei sintomi.
Il paziente riceve quindi nella App Immuni una richiesta di autorizzazione per la prosecuzione della procedura. Nel momento in cui il paziente dà l'autorizzazione il sistema Immuni invia automaticamente, ai contatti del paziente, una notifica di potenziale rischio contagio (testo standard a livello nazionale) e li invita a contattare il proprio medico di medicina generale/pediatra di libera scelta se maggiore di 14 anni, per ricevere le indicazioni sulle conseguenti attività di sorveglianza sanitaria.
L'utilizzo del sistema di tracciatura dei contatti attraverso la App Immuni è stato sperimentato da parte di quattro Regioni (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia); a partire da oggi 15 giugno 2020 tutte le Regioni e Province autonome sono chiamate ad utilizzare tale sistema.
Per maggiori informazioni: https://www.immuni.italia.it/