Quello dell’alimentazione vegetale è concetto piuttosto ampio che abbraccia una varietà di stili di vita tra cui anche l’essere vegetariani e vegani. Un’attenzione particolare alla cura del cibo sia dal punto di vista nutrizionale sia etico, che si integra anche con la preparazione agonistica finalizzata alla performance, tanto che sono sempre di più gli atleti di alto livello ad “allenare” in tal modo anche il corpo. Il velocista “figlio del vento” Carl Lewis, Lewis Hamilton nella Formula 1, Novak Djokovic, le sorelle William e Martina Navratilova nel tennis, per citare alcuni esempi, hanno fatto a meno della carne o dei derivati.
Così come la ciclista Antonella Bellutti, due volte campionessa olimpica a Sydney e Atlanta, poi partecipante alle Olimpiadi di Lillehammer nel bob, da tempo sostenitrice dell’alimentazione vegana. Lei stessa ha più volte dichiarato che “durante tutta la sua vita di atleta è sempre stata alle prese con il difficile equilibrio tra peso e potenza. La scelta di diventare vegana, è stata decisamente positiva non solo in termini di salute ma anche ai fini dei risultati”. “Dalla scelta vegana – ha aggiunto ieri l’olimpionica – nasce il desiderio di fare qualcosa per gli altri. Vegano non è sinonimo di sano tout court, ma si tratta di conciliare uno stile di vita sano ed attivo con l’alimentazione”.
Un’occasione, dunque, per seminare e divulgare conoscenze e anche per far conoscere l’alimentazione vegetale senza pregiudizi, tanto che la Bellutti ha scelto di supportare, anche con un contributo economico, il corso del CeRiSM - il Centro Ricerca Sport Montagna e Salute - diviso a metà tra gli atenei di Verona e Trento.
Durante le lezioni è stato spiegato da esperti, su basi scientifiche, come l'alimentazione che fa ricorso a soli vegetali possa conciliarsi con i risultati sportivi, aiutando gli atleti ad organizzare la propria preparazione fisica escludendo le fonti di origine animale, anche nell’ottica di una scelta consapevole.
Il nuovo corso è parte integrante della filiera formativa che Trentino Sviluppo sta creando all’interno di Progetto Manifattura, per valorizzare e rafforzare un progetto di sistema che vede nello sport un potenziale driver di sviluppo, attrattività e competitività per la nostra provincia. Una visione condivisa del valore economico e sociale dato dallo sport in quanto fonte di ispirazione per l’innovazione e la ricerca interdisciplinare, che collega vari attori come le imprese, la ricerca e la formazione.
Il progetto di filiera prevede anche il coinvolgimento dei Licei Sportivi, dell’acceleratore di startup sportive “Spin Accelerator Italy”, dei futuri laboratori “TESS Lab” e dei vari stakeholder territoriali che saranno gradualmente coinvolti nello sviluppo del Cluster nel prossimo futuro.
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa