Con il tratto Ronzone-Waldheim, lungo 4 chilometri, si completa la costruzione della nuova pista ciclopedonale Fondo – Ronzone – Mendola, con l’anello ciclopedonale dell’Alta val di Non, inaugurato nel giugno 2012 che sale così a 42 chilometri di estensione, di cui 35 asfaltati e 7 sterrati. L’opera è stata curata dall'Azienda provinciale opere pubbliche - Servizio Opere Stradali e Ferroviarie – Ufficio Infrastruture Ciclopedonali della Provincia Autonoma di Trento. Direttore dei lavori è stato l’ingegner Sergio Deromedis che è stato anche progettista dell'opera assieme al geometra Francesco Weber. L’iniziativa è stata finanziata dai Comuni dell’Alta Val di Non nell’ambito dei fondi del Patto Territoriale dell’Alta Val di Non.
Anche quest’opera si inserisce nell’ambito delle azioni volte a favorire la mobilità sostenibile in tutta l’area dell’Alta Val di Non. L’Azienda per il Turismo della Val di Non si è dimostrata da tempo attenta all’argomento ed in particolar modo a favorire gli spostamenti dei turisti che soggiornano in zona, nonché dei moltissimi ospiti che ogni giorno salgono dalla zona di Bolzano e Caldaro per effettuare una gita o un’escursione. L'attuale rete cicloviaria trentina misura quasi 450 km, rileva circa 2.100.000 passaggi all'anno e comporta un indotto economico di 110 milioni di euro all'anno se si considera il solo cicloturismo.
La scheda dell’opera inaugurata oggi
CICLOPEDONALE, TRATTO RONZONE - WALDHEIM
Lunghezza complessiva dell’itinerario ciclopedonale: 4.136 m.
Larghezza complessiva bitumata della nuova pista ciclopedonale in sede propria: 2,50 m.
Numero corsie: 2 di larghezza da 1,25 m ciascuna
Larghezza banchine in terra: 0,5 m per lato.
Costo del tratto Ronzone-Waldheim: 360.000 euro di lavori.
Ditta che ha vinto l’appalto: Rauzi costruzioni srl di Rumo (Val di Non).
E quella del tratto da Fondo alla Mendola
CICLOPEDONALE FONDO – PASSO MENDOLA
La nuova ciclopedonale Fondo – Mendola è lunga circa 9,5 km e collega l’abitato di Fondo con quelli di Malosco, Ronzone, Ruffrè e Mendola: è costituita principalmente da tratti in sede propria, ovvero esclusivamente ciclopedonali, ma anche da tratti promiscui urbani dove si attraversano i centri abitati.
L'intervista all'assessore Roberto Failoni:
Foto e video a cura dell'ufficio stampa